Aveva parlato in un programma su YouTube delle proteste antiregime in Bielorussia definendole “un esempio da manuale” che “dovrebbe essere interamente studiato da coloro che vogliono raggiungere cambiamenti democratici con mezzi pacifici”. E poche ore dopo Yegor Zhukov, il blogger 21enne divenuto celebre nel corso delle manifestazioni dello scorso anno a Mosca, è stato picchiato da due uomini vicino alla sua abitazione nella capitale russa. I due assalitori, che lo hanno aggredito ieri notte, se ne sono andati in scooter. Già lo scorso 27 luglio due uomini avevano cercato di assalirlo nei pressi della sua casa. Il pestaggio di Zhukov segue di pochi giorni l’avvelenamento del dissidente russo Alexei Navalny, ora ricoverato in coma all’ospedale Charité di Berlino.

Zhukov, che ora conduce un programma sull’emittente liberale Eco di Mosca, ha presentato denuncia dopo essere stato ricoverato in ospedale, da dove però, è stato già dimesso. Il blogger era diventato noto l’anno scorso, dopo essere stato arrestato ad agosto per aver partecipato alle proteste contro la decisione delle autorità di vietare la candidatura alle elezioni comunali moscovite a numerosi dissidenti.

Un tribunale di Mosca lo scorso dicembre lo ha però condannato a tre anni con sospensione condizionale della pena per quattro video pubblicati nell’ottobre e nel dicembre del 2017 che contengono immagini di manifestazioni antigovernative e sono stati considerati dalla corte “incitamento all’estremismo“, cioè alla protesta. Il suo caso l’anno scorso fece molto scalpore e attivisti e studenti della Scuola superiore di economia di Mosca, dove studiava Zhukov, lanciarono una campagna per la sua liberazione.

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