Tre navi quarantena, entro giovedì, saranno inviate davanti a Lampedusa con l’obiettivo di svuotare l’hotspot locale. All’Allegra, che mercoledì a Palermo accoglierà i 353 migranti della Sea Watch 4 e circa 200 provenienti da altre strutture, se ne aggiungeranno infatti altre due individuate con apposito bando. Nell’incontro convocato mercoledì dal premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi con i ministri dell’Interno e dell’Economia, Luciana Lamorgese e Roberto Gualtieri, il presidente della Sicilia, Nello Musumeci e il sindaco dell’isola Totò Martello, verranno inoltre definite misure a sostegno dell’economia della piccola isola: dal congelamento dei termini fiscali al 31 dicembre 2021 ai mutui agevolati sul modello dei Comuni del cratere del terremoto, ma estesi ai settori alberghiero e pesca. Si accelererà inoltre sulla bonifica del porto dove si sono accumulate decine e decine di imbarcazioni.

“Confidiamo che l’incontro con il presidente del Consiglio Conte, fissato per domani a Roma a seguito della mia richiesta, possa essere il primo passo verso la presa di coscienza, da parte del governo centrale, di un lungo calvario vissuto dai migranti e dai siciliani, nell’indifferenza colpevole dell’Europa e per le gravi omissioni delle istituzioni statali” dice il governatore sicialino. Mentre il primo cittadino dell’isola con l’hotspot al collasso chiarisce che “a Lampedusa in questo periodo non è mai arrivata un’imbarcazione delle ong“.

Ai microfoni di Rai Radio1, Martello sottolinea che “tutti quelli che sono arrivati a Lampedusa sono arrivati con le barche autonomamente”. Intanto, per la Sea Watch 4 è stata trovata una soluzione. “A 11 giorni dal nostro primo soccorso, abbiamo finalmente un luogo sicuro per le 353 persone a bordo di Sea Watch 4. Ci stiamo dirigendo verso il porto di Palermo, dove le persone saranno trasferite su una nave messa a disposizione dalle autorità per un periodo di quarantena” scrive la ong su Twitter. E poco dopo arriva il commento del sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, che twitta: “Sicurezza e diritto alla vita per tutti gli esseri umani. Facendo seguito a quanto già praticato per la Alan Kurdi, la Sea Watch 4 porterà in salvo e in sicurezza al largo di Palermo su una nave quarantena i migranti salvati da morte sicura nel Mediterraneo”. Con la ong tedesca che riconosce la “solidarietà” di Orlando: “Siamo grati alla città di Palermo”. Ma per la Sea Watch l’attività non si ferma qui. “Durante la missione odierna, l’equipaggio di Moonbird è entrato in contatto radio con la piattaforma petrolifera Bouri. Dalla piattaforma hanno comunicato che, nel pomeriggio di ieri, Asso Ventinove ha soccorso 18 persone a bordo di un barchino di legno che stava affondando. I naufraghi hanno raccontato all’equipaggio di Asso Ventinove di aver perso tre loro compagni in mare”, scrive ancora su Twitter l’ong. “Moonbird – prosegue Sea Watch – ha intrapreso un pattern di ricerca per trovare i dispersi ma, purtroppo, senza successo. I sopravvissuti devono potere ora sbarcare velocemente in un porto sicuro”.

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