La 77/a Mostra del cinema di Venezia non sarà ricordata per le super star, impossibilitate a superare gli stretti confini nazionali determinati dalla pandemia, né per le sue feste esclusive, quanto piuttosto per le mascherine e il red carpet “a distanza”. La rassegna prenderà il via domani, 2 settembre, e dovrà fare i conti con le ferree regole anti-Covid: mascherine obbligatorie, biglietti solo on line, sfilata dei divi sul red carpet senza pubblico né la consueta folla di fotografi.
D’altra parte la Biennale di Venezia è il primo grande evento internazionale che si svolge in questi mesi segnati dalla pandemia di coronavirus, a causa della quale sono stati cancellati o rinviati tutti gli appuntamenti in programma, dalle Olimpiadi al Festival di Cannes. All’area della Mostra del Cinema si accederà attraverso 9 varchi stradali/lagunari attrezzati con sistemi di rilevazione della temperatura del pubblico e di quanti, a vario titolo, accederanno al Lido. Non sarà consentito l’accesso in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Le mascherine, obbligatorie, dovranno essere indossate in tutte le sale cinematografiche, sia durante la fila, che per l’accesso al proprio posto e durante le proiezioni; i posti a sedere saranno allestiti in modo da garantire il distanziamento sociale. Anche il red carpet sarà all’insegna del rispetto del distanziamento sociale.
Red carpet che quest’anno sarà ridotto all’osso: personalità extra europee non ci saranno, quelle europee il minimo indispensabile e fino all’ultimo chissà, personaggi noti del cinema italiano: tutti. D’altra parte se non ci pensano ora a fare gli onori di casa, quando?. Dunque non voltarsi indietro, altrimenti ricorderemmo che solo un anno fa a Venezia 76 sul red carpet del Palazzo del Cinema c’era il mondo, Brad Pitt e Johnny Depp, Mick Jagger e Roger Waters e il favoloso Joaquin Phoenix di Joker e Timothée Chalamet, l’immensa Meryl Streep e Scarlett Johannson per citare solo i super top. Quest’anno va diversamente, molto diversamente per i ben noti motivi, dunque pensiamo positivo, al cinema che non muore, all’annata covid-dipendente ma intanto si va. Le incertezze sono tali che la lista dei talent, di organizzatori e uffici stampa, è più secretata di sempre perchè il ripensamento, il ‘meglio che sto a casa’ è nel conto.
L’attesa è tutta per lei, la super diva quest’anno presidente di Giuria Cate Blanchett: la si immagina in una asettica campana di vetro da mesi, per proteggersi al massimo, pronta ad illuminarsi sul tappeto rosso del Palazzo del cinema con make up e abiti del suo stilista di riferimento che e’ italiano e sponsor della Mostra. C’è poi la francese Ludivine Saigner e l’ex Rusty, il selvaggio Matt Dillon, entrato in corsa per sostituire Puiu, e in giro per festival italiani da mesi.
Le presenze al momento confermate, necessariamente con il condizionale, sono quelle di Anna Foglietta, madrina di Venezia 77 per la cerimonia di apertura e di chiusura, Alba Rohrwacher, Alessandro Gassmann e Pierfrancesco Favino.