Nuove regole a partire da oggi per l’industria automobilistica del vecchio continente: dal 1 settembre 2020, infatti, entra in vigore il Regolamento dell’Unione Europea di omologazione e sorveglianza sui veicoli a motore, che imporrà nuovi e più stringenti controlli per la loro commercializzazione.

Secondo le nuove norme, già approvate dal maggio 2018 dal Parlamento e dal Consiglio europeo, i test di omologazione dei motori e tutti i relativi controlli su emissioni e sicurezza saranno svolti in modo tale da garantire maggiore indipendenza, e riguarderanno non solo i veicoli prossimi alla commercializzazione ma anche quelli già presenti sul mercato. Il Regolamento, infatti, imporrà l’obbligo per i paesi dell’Unione di eseguire test ogni 40 mila nuove immatricolazioni e di intervenire autonomamente, nel caso si riscontrassero irregolarità, con multe ai danni delle case automobilistiche.

Sul sito della Commissione Europea si legge che, con le nuove norme, anche la stessa “sarà in grado di effettuare controlli sulle auto, richiami, e imporre sanzioni fino a 30 mila euro per auto in caso di violazione delle norme”: a dichiararlo è Thierry Breton, commissario per il mercato interno, che sottolinea come questo Regolamento faccia parte di un più ampio lavoro europeo “per una mobilità più pulita e più sicura che, dato il periodo di crisi, richiede degli investimenti su infrastrutture e innovazione ancora più orientati al futuro”.

Un regolamento, di fatto, “figlio” dello scandalo Dieselgate che nel 2016 coinvolse e sconvolse l’industria dei motori europea e il mercato statunitense, per via delle falsificazioni proprio nei test sulle emissioni delle auto con motori a gasolio.

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