Enrico Letta si schiera per il Sì al Referendum per il taglio dei parlamentari previsto per il 20 e il 21 settembre. E spiega le sue motivazioni proprio davanti alla platea del Pd. Rispondendo a una domanda durante un dibattito alla Festa dell’Unità di Modena, ha spiegato: “Voterò Sì convitamente – ha detto l’ex presidente del Consiglio – Normalmente il dibattito spinge a votare in un modo o nell’altro a seconda delle conseguenze politiche. Io invece non ho mai guardato a questa parte della questione, a me interessa la sostanza non chi l’ha proposta o se cade il governo. Se passa il Sì, si passa da 945 a 600 parlamentari. E tutte le nostre precedenti proposte in campo di riforme costituzionali prevedevano esattamente questa cosa”. Letta ha fratto poi il confronto con il resto d’Europa: “Se noi passiamo a 600 parlamentari avremo comunque un numero superiore agli altri Paesi, la Francia o la Spagna ad esempio”. E infine ha porta a sostegno della sua posizione la personale esperienza da deputato. “Ho sempre pensato che, per le attività che si svolgono alla Camera, 630 deputati sono troppi. 400 fanno benissimo il lavoro che la Camera deve svolgere”
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