“La nostra priorità è quella di garantire il tempo pieno in classe a tutti gli studenti per non lasciare nessuno indietro”. Paolo Parini è il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Rodari” a Baranzate, in provincia di Milano. Qui due terzi dei 950 studenti sono d’origine straniera. “Nella nostra zona ci sono tante famiglie con problemi economici – spiega il preside – un terzo degli studenti non ha internet a casa o non ha un computer. Si creano così disparità tra chi ha i mezzi per studiare e chi non li ha”. Durante il lockdown la scuola ha comprato dei tablet da distribuire alle famiglie, ma con l’inizio del nuovo anno scolastico l’obiettivo è di far tornare tutti in presenza. Così sono state risistemate alcune aule inutilizzate a causa della presenza d’amianto. “Con gli spazi siamo a posto, c’è ancora un piccolo problema di carenza d’organico per la scuola d’infanzia. Se ci fossero più maestre, potremmo fare dei gruppi più piccoli”. E gli insegnanti in più promessi dal ministero? “Di quelli non abbiamo notizie, nel frattempo ci siamo arrangiati”