Non è la prima volta che il social cancelli dall'account del presidente contenuti ritenuti "fuorvianti". In questo caso si trattava del retweet di un seguace del gruppo cospirazionista di estrema destra QAnon
Ancora una volta, Twitter ha rimosso un post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per “contenuti fuorvianti”, precisamente dati inesatti sulle vittime del coronavirus negli Stati Uniti. Il tweet non era stato scritto dal tycoon, ma era stato ricondiviso da un certo Mel Q, seguace della teoria cospirazionista “QAnon“. Nel tweet si sosteneva che i Centers for Disease Control and Prevention avevano “tranquillamente aggiornato il numero dei morti di Covid, ammettendo che solo il 6% delle vittime riportate – circa 9000 – sono decedute davvero per il Covid”. Il resto “aveva 2-3 altre gravi malattie”.
Perché il messaggio era fuorviante – Il tweet è stato tolto perché viola le regole di Twitter sulla disinformazione: in realtà nello studio menzionato, che risale a maggio, i Centers for Disease Control and Prevention hanno scritto che nel 6% dei decessi riportati il Covid-19 era “l’unica causa di morte menzionata. Questo tuttavia non significa che solo il 6% delle morti sono da attribuire al virus, ma che il 94% delle vittime aveva almeno un altro fattore che ha contribuito al decesso”. Quelle che si chiamano comorbilità o comorbidità, e hanno dimostrato di essere fattori cruciali dei decessi di pazienti Covid.
Cos’è QAnon – Il nome “QAnon” indica una serie di teorie complottiste di estrema destra, che ipotizzano una cospirazione contro il presidente Donald Trump ordita da funzionari dell’establishment. L’obiettivo del complotto è che Trump smascheri un network internazionale di satanisti pedofili che raduna personaggi di spicco, dalle celebrità di Hollywood ai leader democratici, tra cui Hillary Clinton, Barack Obama e i Bush. Accanto a questa teoria fondante, QAnon propone varie ipotesi prive di basi scientifiche sui vaccini e ora sulla pandemia. Un mese fa, con una decisione senza precedenti, Twitter aveva deciso di cancellare 7mila profili e di limitare la diffusione di 150mila account associati ai QAnon, riducendo la visibilità dei contenuti di disinformazione e delle fake news.