“Molto a breve saranno pubblicati tutti i verbali del Comitato Tecnico Scientifico“. L’annuncio arriva dal ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la sua informativa al Senato. Cinque verbali del Cts sono già consultabili online, ora arriva la conferma di quanto aveva già dichiarato il premier Giuseppe Conte, che ha spiegato di non avere “nulla da nascondere”. Lo stesso ha spiegato Speranza a Palazzo Madama: “La linea del governo è stata sin dall’inizio una linea di massima trasparenza e stiamo lavorando proprio affinché questi verbali, dove non c’è nulla assolutamente che non possa esser reso noto all’opinione pubblica, possano esser pubblicati”. Il ministro della Salute ha parlato anche degli altri temi prioritari legati al coronavirus: la ripresa del contagio in Europa e in Italia, l’inizio dell’anno scolastico e l’importanza del vaccino antinfluenzale. “Serve una campagna forte”, ha spiegato Speranza, che di fronte al rischio di una carenza di dosi ha annunciato di aver aperto un tavolo con i farmacisti italiani.
“La priorità assoluta è la riapertura delle scuole“. Per questo obiettivo “abbiamo impegnato tutte le nostre energie”, ha detto Speranza durante l’informativa al Senato. L’Italia è “l’unico paese in Europa e nel Mondo che metterà a disposizione 11 milioni di mascherine per studenti e personale scolastico”. Il ministro ha sottolineato che si tratta di mascherine chirurgiche e ha rivolto ringraziamenti al commissario Domenico Arcuri. Inoltre ha precisato che “le mascherine a scuola sono obbligatorie: si deve tenere nei momenti dinamici” quando ci sono contatti e rischi concreti, mentre “nei momenti statici, si intende il momento in cui lo studente è fermo e ascolta il docente, in quel momento la mascherina può essere abbassata“. La misura sulle mascherine “può essere rivista in casi epidemiologici particolari”.
Rispetto alla precedente informativa in Senato, ha sottolineato Speranza, “il quadro epidemiologico europeo è significativamente deteriorato riscontrando una graduale salita del numero di contagi”. In Italia i registra un “fortissimo abbassamento dell’età media” dei positivi e “questo è il dato più notevole”. L’età media è di 29 anni, ha spiegato Speranza. Vista la situazione epidemiologica, le regole per il contenimento del coronavirus non cambieranno: “Nella sostanza nel prossimo Dpcm confermeremo l’impianto generale” dell’ultimo Dpcm che è in scadenza il 7 settembre. Si confermano le tre regole: uso corretto delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e il rispetto delle norme igieniche fondamentali a partire dal lavaggio delle mani. “Sono tre pilastri veri e propri su cui tutta la comunità scientifica e internazionale è d’accordo”, ha detto ancora Speranza.
Un’altra priorità è il vaccino antinfluenzale: “Abbiamo la necessità di costruire, quest’anno, una campagna più forte rispetto a quella fatta negli anni passati. Proprio perché i sintomi sono simili al Covid-19 e questo potrebbe arrecare difficoltà al Ssn. Le Regioni tutte hanno fortemente irrobustito la loro offerta del vaccino e ieri è stata fatta una riunione aprendo un tavolo con i farmacisti italiani esattamente su questa materia”, ha spiegato Speranza a Palazzo Madama. Rispetto allo scorso anno le richieste alle aziende farmaceutiche sono aumentate del 40%, ha riferito il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. La vaccinazione antinfluenza è considerata un passo cruciale contro l’epidemia, tanto che numerosi studiosi, tra cui il virologo Massimo Galli, ne hanno evidenziato l’importanza: essendo “protetti” dai normali sintomi influenzali, si evita la sovrapposizione con quelli del Covid.
L’altra battaglia, più a lungo respiro, è quella di un vaccino contro il Covid: “Nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione europea e Astrazeneca, quel contratto parte esattamente dall’intesa fatta da Italia, Germania, Francia e Olanda con questa azienda. Stiamo parlando di un candidato vaccino, quindi c’è bisogno di tutta la prudenza del caso, ma in questo contratto c’è scritto che le prime dosi se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020“, ha precisato il ministro della Salute. “In questo vaccino l’Italia è protagonista, perché il vettore virale viene prodotto presso l’Irbm di Pomezia e perché l’infialamento avverrà preso la Catalent di Anagni“, ha aggiunto Speranza.
“Voglio utilizzare questo passaggio in Parlamento per chiarire che il governo nazionale, nei suoi provvedimenti formali, non aveva mai autorizzato la riapertura delle discoteche. Ma com’è noto, dal 16 maggio le Regioni hanno la facoltà non solo di misure più restrittive ma anche di mettere in campo misure meno restrittive. Dentro quest’ambito alcune Regioni hanno utilizzato queste facoltà”, ha voluto precisato infine Speranza concludendo la sua informativa al Senato.