“Il problema più urgente da risolvere era appunto dove collocare gli iscritti al test di Medicina di oggi in sicurezza” spiega il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini che ha avuto l’idea di allestire una sede universitaria provvisoria proprio nel luogo dove nel 1630 si consumò una delle tragedie più grandi della storia bergamasca. Per tutto il mese di settembre il Lazzaretto ospiterà test di ammissione, sportelli informativa, attività di accoglienza per le matricole fino alla cerimonia della consegna dei diplomi delle lauree conseguite a distanza tra marzo e luglio con la partecipazione del Ministro dell’Università: “In questi mesi abbiamo costruito un nuovo rapporto con gli studenti, dialogando con loro e ascoltando le loro esperienze – conclude il rettore – i giovani hanno bisogno di essere accompagnati e la didattica a distanza da sola non basta, non solo per le Università”.
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