“Abbiamo istituito una commissione per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria”. Con un post pubblicato su Twitter, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli riapre il dibattito sul ponte sullo Stretto, annunciando la nascita di una task force di esperti chiamata a valutare tutti i progetti in campo, a partire dall’ipotesi di un tunnel sotterraneo avanzata dal premier Giuseppe Conte a inizio agosto. L’obiettivo, chiarisce De Micheli, è quello di collegare le due Regioni “su ferro, su strada e con una pista ciclabile. L’opera che verrà deve essere sicura ed economicamente sostenibile“. Resta il nodo dei tempi: il presidente del Consiglio ha già chiarito che, prima di partire con il ponte, “dobbiamo realizzare l’alta velocità di rete in tutta la Calabria e poi in Sicilia”.
Il post della ministra, arrivato a sorpresa nella serata di mercoledì, ha suscitato reazioni diverse dentro e fuori alla maggioranza. Duro il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, da sempre critico nei confronti del progetto. “Non voglio citare il ponte sullo stretto di Messina su cui si esercita la fantasia dei miei colleghi di governo: ora dopo il ponte ci sarà il tunnel, le piste ciclabili, arriverà anche il monopattino, e spero che nessuno proponga la funivia o la catapulta“, ha dichiarato nel corso del suo intervento agli Stati generali della Cgil Puglia a Bari. Ironico il dem Matteo Orfini, secondo cui “si potrebbe provare col teletrasporto“. Per la deputata renziana Raffaella Paita, invece, “bisogna andare avanti con il progetto già pronto. Prendere in considerazione soluzioni alternative significa, di fatto, rimandare l’inizio dei lavori a non si sa bene quando”. Il suo partito, spiega, non avrebbe “niente in contrario” se sul Ponte ci fosse una ciclabile, ma “avventurarsi in soluzioni come il tunnel” rischia di far ripartire tutto da zero.
Nel campo dell’opposizione critiche arrivano dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Altri esperti, altre spese, una nuova commissione. Per fare cosa? Udite udite: ragionare su una pista ciclabile per collegare le due sponde dello stretto di Messina. Ma certo, in un momento di crisi come questo chi non ha come priorità fare due pedalate tra la Calabria e la Sicilia?”, scrive su Facebook. Ironica la forzista Mariastella Gelmini: “Il ministro De Micheli deve decidere qual è la soluzione migliore per lo stretto di Messina e parla di un comitato di esperti per capire come collegare la Sicilia e la Calabria su ferro, su strada o con una pista ciclabile. Quest’ultima immaginiamo per i monopattini: ma il teletrasporto no?”. Nella Lega Matteo Salvini rincara la dose: “Siamo al surreale”.