Carlo Conti e Vanessa Incontrada, ancora una volta, si sono confermati ottimi padroni di casa del grande evento “Seat Music Awards”, che eccezionalmente quest’anno ha cambiato format. Lo show si divide in tre parti: nella prima, andata in onda ieri, un gran galà con i dei mostri sacri della musica italiana, la seconda parte di sabato vedrà sul palco dell’Arena di Verona alcuni dei protagonisti di questa estate musicale e, infine, nello speciale condotto da Nek il 6 settembre dalle ore 16, sempre su Rai Uno, si assisterà al dietro le quinte con interviste e curiosità. I tre speciali sono uniti da un intento benefico: supportare i lavori fragili dello spettacolo, tramite un numero solidale a sostegno del fondo “Covid 19 – Sosteniamo la musica” di Music Innovation Hub, con il supporto di Spotify e promosso da Fimi– Federazione Industria Musicale Italiana.
Il risultato della prima serata? Sicuramente qualche errore di scaletta nel primo blocco, stonature, così come l’uso del playback da parte di alcuni, la scelta di brani non azzeccati, ma poi alcuni artisti hanno fatto decollare lo show innescando, finalmente, l’effetto karaoke scacciapensieri, come giusto fosse in un evento sì di solidarietà ma di intrattenimento leggero, per la prima volta dopo un pesante lockdown. Il primo blocco dell’anteprima è stato affidato – giustamente – a tre big della musica come Claudio Baglioni, Gianna Nannini e Riccardo Cocciante. Chi si aspettava di cantare a squarciagola successi come “Questo piccolo grande amore”, “Fotoromanza” o “Se stiamo insieme” (solo per citarne alcuni) è rimasto deluso. Il cantautore romano ha scelto l’ultimo inedito pubblicato “Gli anni più belli” per presentare il prossimo album di inediti, che uscirà il 4 dicembre. Ma la performance non è stata delle migliori e con diverse imprecisioni. L’artista con grande – e apprezzabilissima – umiltà ha ammesso: “Ero emozionato, ho sbagliato un po’ di parole. Siamo tutti un po’ arrugginiti”. Peccato, ci sarà un’altra occasione per cantare a squarciagola “quella sua maglietta fina”. Riccardo Cocciante ha ripescato “Tu Italia”, brano dedicato alle vittime del terremoto del Centro Italia del 24 agosto 2016, e “Le notti della cattedrale” dal suo musical “Notre Dame de Paris”. Canzoni importanti, certamente, ma il pubblico a casa era già pronto per attaccare “io non posso stare fermo, con le mani nelle mani…”. E invece, anche in questo caso, sarà per un’altra volta. E che dire della super woman Gianna Nannini… C’è chi aveva già sulla punta della lingua “questo amore è un camera a gas è un palazzo che brucia in città” e, invece, arriva il bel singolo “La differenza” con un po’ di delusione da casa. Quando le speranze di un bel karaoke sembrano svanire, ecco che arriva il colpo di scena.
“Canzone” di Lucio Dalla e Samuele Bersani è risuonata all’improvviso in tutta l’Arena, accendendo gli animi nella convincente versione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Zucchero a tutto blues non delude mai (è il suo pane quotidiano) ed Eros Ramazzotti mette in sequenza una dietro l’altra “Vita ce n’è”, “Un’emozione per sempre” e “Più bella cosa” tra ovazioni generali in Arena, così anche Ligabue con “Questa è la mia vita” spinge il ritmo della serata su un karaoke sempre più in ascesa. Bello e doveroso l’omaggio a Ennio Morricone con Andrea Bocelli che duetta con Elisa sulle note di “E più ti penso”, in cui l’artista di Monfalcone con la sua eleganza e la sua voce è riuscita persino ad oscurare il tenore. “Anche fragile” è la canzone scelta dalla cantautrice, un brano delicato, d’amore e potente. Tra gli altri momenti musicali da segnalare la classe e l’eleganza di Fiorella Mannoia, che ha reso prezioso il dono che Ultimo le ha fatto con “Chissà da dove arriva una canzone”, Emma con il compagno di avventure del prossimo “X Factor”, Manuel Agnelli e il maestro Pagani, ha omaggiato Guccini per i suoi 80 anni con “L’avvelenata”. Un convincente trio. Alessandra Amoroso, messa da parte per un attimo la corona di regina del tormentone 2020 con “Karaoke”, con un lungo ed elegante abito nero ha incantato sin da subito con le note a cappella di “Immobile”. Tornerà sabato con gli amici Boomdabash per far ballare l’Arena. Infine Tiziano Ferro ha reinterpretato “Rimmel” di De Gregori con tatto e sensibilità, dandone una sfumatura intensa.
Insomma la serata sarebbe potuta partire con i fuochi d’artificio rimaneggiando la scaletta con le relative scelte di alcuni brani, risultando invece a tratti “arrugginita”, per citare il maestro Baglioni. Anche Pio e Amedeo hanno tentato di ‘graffiare’ un po’ il ritmo e alla fine ce l’hanno fatta, prendendo di mira però il povero conduttore: “Dedichiamo questa serata ai lavoratori dello spettacolo. Non a Carlo Conti, che ha un conto in banca che potrebbe stare fermo 2-3 anni!”. Appuntamento dunque a sabato per il secondo appuntamento dei “Seat Music Awards” con la speranza però di cantare subito a squarciagola qualche successo perché, in questo momento più che mai, le persone da casa e i 3.800 spettatori dell’Arena hanno bisogno di essere trasportati in una epoca del passato, quando si viveva di sogni e speranze. Infine sembra sia partita, finalmente, la marcia di avvicinamento di Vanessa Incontrada verso il Festival di Sanremo 2021, al via da marzo. Carlo Conti, in diretta, ha preso in contropiede il direttore artistico Amadeus, intervenuto alla serata, con un “eh dai su, portala a Sanremo”, facendo l’occhiolino. Il tifo a casa, e non solo, per Vanessa Incontrada si è già scatenato.
(Foto di Elena Di Vincenzo)