“Faccio i miei auguri a Berlusconi, ma il mio giudizio su di lui rimane critico: ha abbassato il livello di civismo e moralità del Paese”. Ha commentato così Carlo De Benedetti il ricovero dell’ex premier al San Raffaele di Milano deciso nelle scorse ore per un”lieve aggravamento” delle sue condizioni dopo la positività al Covid-19. L’ex editore di Repubblica, protagonista tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta di uno scontro giudiziario con Berlusconi per il possesso di Mondadori, sostiene che il presidente di Forza Italia è “l’Alberto Sordi della politica italiana. È stato molto nocivo al Paese”. Di più, intervistato a margine del Festival della Tv a Dogliani, De Benedetti lo accusa di essere stato “un grande imbroglione. Io l’ho punito severamente. Ha versato alla Cir 562 milioni, che è la più grande goduria che ho avuto nella mia vita, per uno che ha fatto di tutto per ostacolarmi. Per lui deve essere stato il più grande dolore della sua vita e per me la più grande goduria, anche se non ho toccato un euro personalmente”.
Commenti che non sono andati giù alla figlia dell’ex premier Marina Berlusconi, secondo cui si tratta di “parole di un uomo in disarmo sotto tutti i punti di vista, dalle esperienze imprenditoriali fino ai rapporti familiari”. Oggi presidente proprio di Mondadori, Marina sostiene che le frasi pronunciate da De Benedetti “non possono suscitare altro che un sentimento di commiserazione“. Una levata di scudi a cui si è aggiunto Maurizio Gasparri, secondo cui l’ex editore di Repubblica (presto al debutto con il quotidiano Domani) “è un vero miserabile”. Per Anna Maria Bernini, invece, “il virus dell’invidia, evidentemente, è più forte della decenza“. “Le parole di Carlo De Benedetti su Silvio Berlusconi sono gravemente inopportune oltre che false”, ha dichiarato Maria Stella Gelmini.
In realtà l’ingegnere ha ribadito quanto già dichiarato un mese fa in un’intervista al Foglio. “Continuo a pensare che il livello di corruzione morale che lui ha introdotto nel paese abbia costituito un periodo nero della nostra storia. Se non era per Scalfaro avremmo avuto Previti ministro della Giustizia”, ha dichiarato nel luglio scorso. In quell’occasione, De Benedetti si è detto pronto però “a trangugiare” anche il nemico giurato Berlusconi “al governo con la sinistra” pur di “isolare Salvini e Meloni” e soprattutto buttare giù il governo Conte. “Mai avrei immaginato di dire che al mondo esiste qualcosa di peggiore di Berlusconi”, eppure a suo parere Giuseppe Conte “rappresenta il vuoto pneumatico”. Parole accorte con incredulità persino a destra. “Un impensabile, clamoroso, storico endorsement”, ha scritto Libero. De Benedetti non ha dubbi: “Meloni è figlia del fascismo e io il fascismo me lo ricordo da bambino con orrore. Salvini invece è un selvaggio privo di qualsiasi cultura. E quanto a Conte, basta il caso Autostrade per qualificare la sua nullità. E’ l’unico che ha beneficiato del Covid!”.