Il maxi raduno dei sindaci accoglierà a Codogno – il primo focolaio di coronavirus in Italia – circa 130 primi cittadini arrivati nel Lodigiano da tutta Italia. Prima il saluto in Piazza Mercato, transennata per consentire lo svolgimento della manifestazione, poi la messa nella Chiesa parrocchiale in memoria dei 9 colleghi morti a causa del coronavirus, quindi pranzo tipico al Palacampus Assigeco e infine partita a calcetto al campo comunale Acerbi: triangolare tra nazionale sindaci, amministratori della Zona Rossa e volontari Croce Rossa e Protezione Civile. Proprio in quest’ultima formazione, fanno sapere gli organizzatori, scenderà in campo Mattia, il “Paziente 1”. Si continuerà fino a sera, con il concerto in piazza della band dei sindaci.
L’idea è partita dai promotori del gruppo Facebook “Sei sindaco se”, nato due anni fa e che raccoglie 1500 primi cittadini di tutta Italia. “Un gruppo solo di amministratori, in cui la politica è rimasta fuori come lo sarà anche in questa manifestazione” spiega Davide Ferrari, ex sindaco di Galliate, tra gli ideatori del raduno spontaneo, già in fase di progettazione a Cassina de’ Pecchi in tempi pre-Covid e che proprio per il lockdown è stato rimandato, appunto, al 5 settembre. La scelta del luogo nato per ospitare un evento nato con lo scopo di ricordare chi non c’è più ma anche di ripartire con fiducia e leggerezza, non poteva che ricadere su Codogno, simbolo dell’epidemia di coronavirus in Italia.
La maggior parte degli amministratori che prenderanno parte all’evento di sabato provengono da Lombardia e Piemonte. Si registrano numerose partecipazioni anche da Veneto, Emilia Romagna, Liguria; qualche rappresentante è in arrivo anche dalle regioni del centro e del sud Italia. Al raduno, patrocinato dall’Anci e che avrà come sponsor un’azienda produttrice di mascherine biodegradabili, sarà presente anche il sindaco di Vo’ Euganeo, comune veneto in cui è stata registrata la prima vittima italiana di Covid-19.
Codogno sarà dunque teatro di un evento di grandi dimensioni e che si svolgerà in almeno quattro zone del paese. Dall’organizzazione assicurano che verranno garantite tutte le norme di sicurezza in materia igienico sanitaria: distanziamento, mascherine, pulizia mani. “Siamo oltre cento pubblici ufficiali, quindi in teoria ognuno può multare l’altro – aggiunge Ferrari – per la partita di calcio ci si atterrà alle regole del Coni“.
È però la tempistica dell’evento a suscitare qualche perplessità. “Capisco l’idea e le finalità, cioè ricordare i sindaci scomparsi e richiamare l’attenzione delle comunità locali, e non solo, su quanto accaduto” dichiara l’ex sindaco di Codogno, Vincenzo Ceretti. “Ritengo però che sia un’iniziativa ‘curiosa’, in un contesto ancora così problematico e critico, in cui ci sono ancora tanti elementi di incertezza. I dati sui contagi delle ultime settimane, le difficoltà per la ripresa della scuola. Spero ci sia un rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, perché le persone coinvolte saranno tante e i primi cittadini hanno il dovere di dare il buon esempio“.