Un salone da parrucchiere ha dovuto ritirare il suo annuncio di offerta di lavoro dopo che la parola “felice” – attributo richiesto ai potenziale candidati – è stata ritenuta discriminatoria verso chiunque non si ritenga tale. L’insolito episodio – scrive oggi il Times, ironizzando su una vicenda tratteggiata come ultima frontiera del politically correct – è avvenuto a Cainscross, nella contea inglese del Gloucestershire, dove la titolare del negozio AJ, Alison Birch, inizialmente aveva pensato a uno scherzo.
Il suo annuncio si rivolgeva a parrucchieri con almeno 5 anni d’esperienza e terminava così: “Il nostro è un piccolo salone, affollato e amichevole, dunque solo acconciatori felici e gentili possono lavorarci”. È stato grande lo stupore – ha raccontato Birch – quando un funzionario del locale ufficio di collocamento ha chiesto la correzione: “Siamo tutti politicamente corretti in questi tempi ma non vedo come siamo stati discriminatori. Eppure l’impiegato è stato irremovibile, così noi siamo andati altrove a cercare un collaboratore”