Dopo aver annullato la conferenza stampa con Zingaretti per motivi di salute, il professore universitario ha comunicato di esser risultato positivo al tampone. Negli ultimi giorni ha girato la regione per la campagna elettorale, incontrando centinaia e centinaia di persone
Proprio nel giorno in cui arrivano in Veneto i sondaggi choc sullo strapotere di Luca Zaia nelle prossime elezioni Regionali, il centrosinistra deve incassare un altro brutto colpo. Il candidato presidente è positivo al Covid. Il professore Arturo Lorenzoni, già vicesindaco di Padova, docente universitario, aveva dovuto annullare l’incontro e la conferenza stampa con il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, perché aveva infatti accusato la febbre e qualche sintomo che lo hanno indotto ad effettuare il tampone. Questo il comunicato diffuso alcune ore dopo: “Sono risultato positivo al tampone fatto questa mattina. Sto bene, continuerò la campagna elettorale da remoto con incontri in teleconferenza. Cautelativamente devo stare a casa. Come richiesto dalle autorità sanitarie, invito tutte le persone che mi hanno incontrato nell’arco degli ultimi 5 giorni a rivolgersi agli uffici delle rispettive aziende sanitarie per sottoporsi a tampone”. La moglie del candidato è invece risultata negativa.
Già Lorenzoni stava affrontando una campagna elettorale in salita contro il governatore uscente Luca Zaia, che sembra destinato alla rielezione per la terza volta, dopo aver vinto nel 2010 e nel 2015. Adesso la sua corsa è davvero ad handicap, visto che dovrà annullare tutte le uscite esterne e i contatti diretti. Dovrà quindi affidarsi al computer e ai social per le comunicazioni. Le persone che ha incontrato negli ultimi giorni sono centinaia. Il 31 agosto era a Mestre, Porto Viro e Padova. L’1 agosto a Padova e Schio. Il 2 agosto a Padova e Castelfranco. Il 3 agosto era nella sede di Telenuovo a Padova per un’intervista, a San Donà di Piave e Portogruaro. Il 3 agosto è rimasto a Padova per tutto il giorno.
Secondo un’inchiesta condotta da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est e pubblicata da Il Gazzettino, le preferenze a favore di Lorenzoni raggiungerebbero un modestissimo 14 per cento, a fronte del 76 per cento di Zaia, candidato del raggruppamento di centrodestra. E all’interno della Lega, che si presenta con tre liste, la lista Zaia Presidente arriverebbe da sola al 44 per cento dei gradimenti, a fronte di un misero 14 per cento della lista “Lega Salvini” che è il simbolo ufficiale del partito. Non cambiano molto le percentuali secondo un sondaggio Ipsos realizzato per Il Corriere della Sera. Il per Zaia è stimato nel 74 per cento. Ma la sua lista supererebbe la Lega soltanto di 11 punti: 34,5 per cento per Zaia, 23,5 per cento per Salvini. La valutazione positiva sull’operato di Zaia come governatore uscente, invece, raggiungerebbe il 76 per cento, pescando trasversalmente un po’ in tutto l’elettorato, ma con la quasi totalità tra gli elettori del centrodestra. Secondo Ipsos, il candidato del centrosinistra, Lorenzoni, arriverebbe invece al 16,3 per cento, mentre Enrico Cappelletti dei Cinquestelle sfiorerebbe al ribasso il 5 per cento.