“Sul set de ‘L’armata Brancaleone‘, uscito nel 1966, mi presero di mira, ero diventata un bersaglio. Venivo accolta sul set con battute volgarissime, anche dal regista Mario Monicelli. Ero terrorizzata. Un po’ di tempo dopo Vittorio Gassman mi chiese scusa”, ha dichiarato Catherine Spaak al settimanale Gente. Nell’intervista l’attrice francese fa nomi e cognomi, racconta episodi che hanno segnato la sua carriera: “Anche Ugo Tognazzi, in altre occasioni, mi diede fastidio. Appena salita sulla sua auto mi mise le mani addosso. Io urlai. Lui frenò, aprì la portiera e mi scaraventò fuori”, tutto sarebbe avvenuto durante la lavorzione del film La voglia matta.
Episodi che ai tempi del Me Too avrebbero avuto reazioni forse differenti: “Già negli anni Settanta denunciai questo stato di cose e le mie affermazioni suscitarono clamore. Ma le colleghe attrici dissero che era capitato solo a me. Mi arrivarono avances persino mentre ero sposata con Johnny Dorelli. Per avere il permesso di corteggiarmi, diciamo così, gli venne offerta una cartiera. Lui rilanciò: ‘Due cartiere’.” Un trattamento non diverso l’avrebbe subito a Mediaset: “Non volli subire la corte di una persona che aveva potere. Quindi sono stata punita e sostituita da Forum“, lo storico programma che aveva condotto dal 1985 al 1988.
Azienda che l’ha delusa anche per L’Isola dei Famosi a cui aveva deciso di partecipare nel 2015: “Ero stata ingannata. Mi avevano prospettato una partecipazione più intimista. Per fortuna non erano previste penali nel mio contratto”, abbandonò l’Honduras durante la prima puntata. “Io mi trovo davvero in grande difficoltà, lo sono stata sin dall’inizio e devo dire che quando, una settimana fa, abbiamo preso questa barca sotto la pioggia per raggiungere l’Isola, non sapendo neanche se saremmo tornati indietro, è successo qualcosa che mi ha fatto stare molto male”, aveva giustificato con queste parole in diretta il suo abbandono.