“Il 14 settembre molte scuole riapriranno, alcune hanno deciso di ritardare. Ma andar male che significa? Che ci sarà qualche caso positivo? Bè, lo diamo per scontato. Abbiamo predisposto delle linee guida, interverrà il Dipartimento di prevenzione e valuterà caso per caso, solo in caso estremo si prevederà la quarantena per la classe intera”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervistato da Peter Gomez e Antonio Padellaro alla Festa del Fatto quotidiano. Il premier ha risposto a una domanda sulla riapertura della scuola, prevista per il 14 settembre. “Un metro di distanza non è un discorso semplice – ha aggiunto Conte – abbiamo investito 7 miliardi nella scuola. In agosto ho lavorato sulla scuola, ho fatto tantissime riunioni su questo. Su 8 milioni di studenti avremo problemi su 50mila casi, significa che è fallimentare l’anno scolastico? È un grande sforzo collettivo, non c’è solo la Azzolina, ci sono i ministri, i sindaci, gli amministratori. Non posso chiedere a Azzolina di trovare un’aula nel comune tal dei tali…”. Conte ha anche rimarcato come il governo “garantirà, unico in Europa, 11 milioni di mascherine“, sottolineando l’impegno per 2,4 milioni di banchi

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