“Sui servizi segreti come posso essere neutrale? Ho la responsabilità di scegliere i direttori, è mia responsabilità politica. Del comparto intelligence risponde il presidente del Consiglio, almeno che non nomini un’autorità delegata, io non l’ho fatto perché per legge ne risponderei comunque io”. Lo ha spiegato il premier Giuseppe Conte, intervistato da Peter Gomez e Antonio Padellaro alla Festa del Fatto quotidiano (rivedi l’integrale). Sulla contestata norma sul rinnovo dei vertici, finita nel dl proroga emergenza Covid-19, “non abbiamo esteso la durata massima del mandato dei direttori. Oggi la norma prevede 4 anni rinnovabili per ulteriori 8 ma una sola volta. Io ho detto che quel rinnovo una sola volta crea un problema a me e a quelli che verranno dopo di me” può “essere penalizzante, soprattutto in un momento come questo”. La norma, “che è stata fraintesa da qualche parlamentare, c’è stato un deficit comunicativo“, prevede la possibilità di “disporre di più di un rinnovo”