Appena una settimana dopo la prima campanella – il 19 e 20 settembre – le lezioni in molti istituti si dovranno interrompere per consentire l’allestimento dei seggi. Ma 185 Comuni hanno individuato sedi extrascolastiche dove far svolgere il voto per referendum, Regionali e Comunali. La ricognizione era stata avviata nei mesi scorsi dal Viminale, nel tentativo di trovare sedi alternative alle scuole in modo da non fermare le lezioni dopo il lungo stop dovuto al Covid. Inoltre così si evita a doppia sanificazione, prima e dopo l’ingresso ai seggi.
Le prefetture hanno raccolto le disponibilità arrivate dai Comuni e svolto ispezioni per verificare che gli edifici fossero a norma. Complessivamente sono 520 le sezioni elettorali che saranno così spostate fuori dalle aule. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha insediato un gruppo di lavoro sul tema, con l’obiettivo di organizzarsi in vista delle amministrative del 2021, quando si punta ad aumentare considerevolmente i seggi extrascolastici. “Sui seggi elettorali ho fatto i miei complimenti a tutti i sindaci che hanno trovato degli spazi – ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, alla festa del Fatto Quotidiano – Ma su questo il Paese deve aprire una riflessione per il futuro, perché finalmente i seggi si spostino dalle scuole”.