“Il virus continua a colpire nel mondo, e l’Italia non è in una bolla: è esposta a contagi di ritorno, e i numeri ci dicono che c’è trasmissione del virus sul nostro territorio. Ma bisogna contestualizzare i dati: a febbraio e marzo i tamponi si facevano solo ai gravissimi, gli asintomatici non esistevano e il Cts non ne riconosceva l’esistenza. Ma i numeri di marzo non sono quelli di oggi: i dati Istat ci dicono che i casi di oggi sono 20 volte inferiori rispetto a quelli reali di marzo“. Lo ha detto il virologo Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia all’università di Padova, intervenuto oggi alla Festa del Fatto Quotidiano, insieme a Maria Rita Gismondo. Tutti gli incontri della Festa sono trasmessi in diretta sul Fatto.it, su tvloft.it, sulla app di Loft e sulla pagina Facebook del Fatto Quotidiano