“Il vaccino viene dato a persone che stanno bene prima, e che devono star bene anche dopo. Viceversa un farmaco si dà a persone che hanno una patologia e sono disposte anche a un effetto collaterale: una persona soffre di ipertensione, prende un farmaco e magari poi ha un po di mal di testa, ma è un prezzo che è disposto a pagare”. Lo ha evidenziato il virologo Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia all’Università di Padova, intervenuto oggi alla Festa del Fatto Quotidiano (qui l’incontro integrale insieme alla collega Maria Rita Gismondo) invitando alla cautela nella sperimentazione dei vaccini anti-Covid. In genere “serve uno studio su 100-150mila persone e ci vogliono 2 o 3 anni” per stabilire la sicurezza e l’efficacia del vaccino. “Ogni scorciatoia ha un prezzo“, ha detto l’esperto. “E se il vaccino non è efficace o ha effetti collaterali – riflette – daremmo un’arma in mano ai no vax”