Alcuni casi di positività a Taverna, paese di 2.500 abitanti in provincia di Catanzaro, hanno spinto il sindaco a vietare la riapertura delle scuole “fino a nuove disposizioni”. La decisione del primo cittadino Sebastiano Tarantino è arrivata nella giornata di domenica, ma diversi Comuni della zona della Sila hanno chiesto alla Regione Calabria di intervenire.
Il sindaco di Taverna ha firmato due ordinanze dopo due casi di positività al coronavirus nel paese silano e con altri accertamenti in corso, visto che i contagiati avevano partecipato a un matrimonio. A rimanere sbarrati saranno l’istituto comprensivo e la scuola alberghiera Montalcini.
“Preso atto dell’avvio in presenza del corpo docente delle attività didattiche dell’istituto comprensivo di Taverna; ritenuto di dover adottare i provvedimenti necessari alla salvaguardia della salute” del personale docente e non docente dei plessi in seguito ai casi di infezione, il sindaco ha ordinato “la chiusura degli istituti scolastici ricadenti nel territorio comunale di Taverna, a partire da giorno 7 settembre 2020 fino a nuove disposizioni”.
Stessa decisione per l’istituto alberghiero, che aveva riaperto l’1 settembre per i piani di apprendimento individualizzati e la sessione straordinaria degli esami di Stato per i candidati esterni. Negli scorsi giorni, dal Piemonte al Lazio, si sono registrati diversi casi di singoli istituti che avevano dovuto chiudere in seguito a casi di contagio tra il personale docente o gli studenti. Ma finora nessun sindaco aveva deciso di fermare le attività in tutto il territorio comunale.