Il ministro degli Esteri è entrato nel dibattito sul ruolo che l'ex presidente della Bce potrebbe rivestire in futuro: "Ora il nostro obiettivo è usare bene i 200 miliardi del Recovery fund, e potremmo avvalerci di una competenza indiscussa come la sua"
“Tutte le risorse di questo Paese in questo momento critico serve che vengano impiegate e Mario Draghi è una risorsa dell’Italia”. Parola del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che al programma Non stop news su Rtl è entrato nel dibattito sul ruolo che l’ex presidente della Bce potrebbe rivestire in futuro in Italia. Tra chi lo vuole presidente della Repubblica (Carlo De Benedetti) e chi lo vedeva bene alla guida della Commissione Europea (come annunciato dal premier Conte sabato durante la festa del Fatto Quotidiano), c’è sempre la fazione (una parte del centrodestra centrodestra in primis) di chi immagina l’economista a capo di un possibile governo tecnico. Ipotesi di cui Di Maio non parla, sottolineando però che nella gestione dei fondi che arriveranno dall’Europa per fronteggiare la crisi post coronavirus “potremo avvalerci di una competenza indiscussa come la sua”. “Questo non vuol dire fare la scarpe al premier Conte che ha tutta la mi fiducia”, ha subito precisato Di Maio, che poi ha ribadito il concetto: “Io penso che tutte le risorse della Repubblica vadano mese a disposizione del popolo italiano”.
L’ex vicepremier ha poi parlato del futuro prossimo del Movimento 5 Stelle, che vedrà un punto di svolta negli stati generali ancora in fase di organizzazione. “Io non sto pensando di tornare a essere capo politico, anzi vorrei vedere questo movimento che si responsabilizza, che individua persone in una leadership che siano in grado di portarlo avanti” ha detto Di Maio. Che poi ha ribadito: “E’ arrivato il momento di eleggere una leadership forte perché i movimenti come i partiti hanno bisogno di guide che non devono per forza essere singole, anche plurali, però che diano bene la strada che deve seguire“. In tal senso il ministro ha ricordato che “quando mi sono dimesso a gennaio del 2020 ho detto che era importante una leadership plurale. Quando c’è uno solo che guida alla fine si deresponsabilizzano tutti. Quando parlo di leadership – ha aggiunto – non parlo di uno uomo o di una donna sola al comando, anzi penso che questo movimento si debba organizzare, strutturare. Vito Crimi sta facendo l’impossibile – ha concluso – ma è reggente, non è stato eletto”.
Non poteva mancare un passaggio sui prossimi appuntamenti elettorali. “Ho una sensazione molto buona per quanto riguarda il sì al referendum – ha detto Di Maio – Per le regionali ovviamente i cittadini decideranno, in molti nelle prossime due settimane. Devono considerare che in base a chi decideranno di eleggere, decideranno a chi mettere in mano le chiavi degli ospedali della Regione – ha spiegato – perché la Sanità è di competenza regionale. Io continuo a sostenere i nostri candidati con lealtà“.