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Castelfranco Veneto, il capolista M5s alle elezioni comunali è sotto processo per violenza privata e lesioni: Vito Crimi lo esclude

Andrea Bambace è accusato dalla sorella per una lite che risale al marzo 2016 provocata da una discussione sulla gestione dei risparmi della madre: l'avrebbe aggredito e si sarebbe impossessato del suo cellulare

Una lite in famiglia, per ragioni economiche. Una denuncia. E un processo in corso. Sono queste le ragioni che hanno indotto il Movimento Cinquestelle a rimuovere Andrea Bambace dalla lista di candidati alle elezioni amministrative comunali a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. A deciderlo è stato Vito Crimi, capo politico ad interim, sulla base del rinvio a giudizio e del procedimento penale a carico di Bambace che nel 2015 si era candidato sindaco e alla prossima tornata era capolista pentastellato.

Sulla fedina penale del candidato non ci sono precedenti. È però accusato di violenza privata e lesioni personali ai danni della sorella – che si è costituita parte civile – per una lite che risale al marzo 2016 provocata da una discussione sulla gestione dei risparmi della madre, che è deceduta alla fine del 2019. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe scoperto degli ammanchi nei conti della madre e ne avrebbe discusso con la sorella, la quale ha dichiarato di essere stata aggredita dal fratello riportando un ematoma all’avambraccio giudicato guaribile in 20 giorni.

Non solo. Bambace le avrebbe anche impedito di chiedere aiuto, impossessandosi del cellulare, da cui avrebbe cancellato alcuni messaggi offensivi. Bambace respinge le accuse. La prima udienza, a marzo, era stata rinviata ad autunno per il Covid-19. Il Movimento Cinquestelle sostiene la candidatura a sindaco di Cristian Bernardi, nuova capolista è Rosalia Maccarone.