“Mi ha fortemente colpito, vorrei dire anche scioccato. E mi rendo conto che uso una parola forte”, così il premier Giuseppe Conte durante un punto stampa a Beirut ha commentato la morte di Willy, il 21enne ucciso a calci e pugni a Colleferro mentre cercava di sedare una lite. “Ho preferito non rilasciare dichiarazioni e prima parlare con i genitori del ragazzo, e l’ho fatto in punta di piedi. Se da un lato volevo far sentire la vicinanza del governo e della comunità nazionale, dall’altra temevo di essere invasivo”, ha continuato il presidente del consiglio, sottolineando di non voler intervenire in merito alle indagini. Il premier ha poi lasciato i cronisti con un interrogativo: “Fermiamoci tutti a riflettere, cosa diremo ai nostri figli…di non intervenire quando vedrà una lite? Che messaggio trasmettiamo, a quali rischi vanno incontro?”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione