Dalla digitalizzazione all’inclusione sociale, passando per la mobilità sostenibile e gli investimenti per potenziare le terapie intensive. Sono sei le missioni indicate nelle bozza di 32 pagine delle linee guida del governo per il Recovery Fund che saranno presentate mercoledì durante la riunione del Comitato interministeriale per gli Affari europei. Il piano per l’utilizzo delle risorse in arrivo dal 2021 si compone di “sfide, missioni e azioni/progetti” e prevede anche la revisione degli ammortizzatori sociali in “chiave perequativa” all’interno di una legge delega di riforma del lavoro entro aprile 2021. Tra i progetti c’è anche la “riduzione strutturale del cuneo fiscale sul lavoro tramite una riforma dell’Irpef in chiave progressiva” con una legge delega entro fine 2020 e decreti attuativi entro il 2021.

Il ministro per le politiche Ue, Enzo Amendola, ha smentito le notizie su ritardi e divisioni nel lavoro preparatorio dell’esecutivo. “Il governo – ha precisato- segue la procedura predisposta dalla Commissione, identica per tutti gli stati membri”.

Digitalizzazione e innovazione – Le linee guida partono dal tema della digitalizzazione e prevedono l’informatizzazione della pubblica amministrazione, il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per lo sviluppo delle reti 5G.

Rivoluzione verde e transizione ecologica – Quindi, la rivoluzione verde. Nella bozza del documento si rileva come “l’inquinamento dei centri urbani resti elevato e il 3,3 per cento della popolazione viva in aree dove gli standard europei di tossicità dell’aria risultano oltrepassati”. Gli obiettivi sono dunque la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici nonché la gestione integrata del ciclo delle acque.

Infrastrutture per la mobilità sostenibile – Per quanto riguarda le infrastrutture, il documento parla del “completamento dell’alta velocità Torino-Lione” e dello sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti. Inoltre sono previsti investimenti nella mobilità urbana sostenibile pubblica e privata.

Istruzione, formazione e ricerca – I pilastri sono digitalizzazione dell’istruzione, lotta all’abbandono scolastico, politiche mirate ad aumentare i laureati., cablaggio in fibra ottica delle università.

Equità e inclusione – L’analisi del governo è che la diseguaglianza in Italia è aumentata e bisogna contrastarla anche riqualificando centri urbani e periferie. Qui la parte più importante che entra nel programma è quella delle politiche attive del lavoro e per l’occupazione giovanile, oltre al Family act e alla formazione per le donne.

Salute – Più posti in terapia intensiva, resi necessari dall’epidemia, ma anche un uso più intenso ed integrato della tecnologia, a partire dall’introduzione del fascicolo sanitario elettronico. Un capitolo di interventi sarà indirizzato anche alle cure e all’assistenza a domicilio.

I progetti di Enel – Intanto anche dalle società pubbliche iniziano ad arrivare le prime indicazioni sui progetti di investimento potenzialmente finanziabili con le risorse europee. Enel oggi ha confermato l’obiettivo della decarbonizzazione entro il 2025 in Italia, attraverso la sostituzione del carbone con gas e rinnovabili. Dieci i progetti di investimento lanciati dalla società in relazione al fondo europeo: accelerazione verde, circular power plants, gigafactory fotovoltaica, idrogeno verde per l’Ilva di Taranto, smart grid e digitalizzazione, resilienza, integrazione rinnovabili, mobilità elettrica, città sostenibili, consumi efficienti.

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