L’agenzia di rating Fitch ha rivisto le sue stime sull’andamento del Pil italiano, prevedendo per quest’anno una caduta a due cifre: -10%, contro il -9,5% indicato lo scorso giugno. Peggio delle stime del governo, visto che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha detto di attendersi un calo superiore a -8% ma “non si molto”. Le nuove previsioni dell’agenzia di rating vedono poi una forte crescita del nostro prodotto interno lordo nel 2021, +5,4%, al di sopra della stima iniziale di +4,4%, “riflettendo un punto di partenza più basso per l’attività e l’annuncio di misure di bilancio addizionali di sostegno”, spiega Fitch.

L’agenzia di rating ha attestato un forte rimbalzo del pil italiano nel terzo trimestre dell’anno. Secondo l’outlook di Fitch “con l’allentamento del lockdown a maggio l’attività economica ha avuto una veloce ripresa e questo potrebbe portare ad un considerevole rimbalzo nel terzo trimestre del 2020”, come si legge nell’ultimo rapporto. Gli indicatori mensili, come la produzione industriale, sono risaliti a maggio mentre gli indici pmi hanno segnato un rialzo al di sopra del 50. Tuttavia recenti indicatori “suggeriscono che c‘è stata qualche perdita in termini di slancio della crescita nelle ultime settimane”, avverte l’agenzia.

L’agenzia rileva anche come la risposta del governo agli effetti negativi sull’economia del coronavirus sia stata rapida e la cassa integrazione abbia aiutato a reggere all’urto della crisi. “L’Italia è stato uno dei paesi più colpiti a livello globale, ma ha è riuscito a contenere l’epidemia di virus grazie alla sua rigorosa regole di quarantena – scrive Fitch – . Simile ad altri paesi della zona euro, sta sperimentando una recrudescenza di nuovi casi, ma il governo ha velocemente agito per arginare il contagio” allo stesso tempo “insistendo sul fatto che non saranno imposte nuove restrizioni a livello nazionale. La ripresa dell’Italia, si ricorda che sarà sostenuta da ulteriori 12 miliardi di euro approvati con il Dl Agosto. Ma è importante segnalare che le nostre stime non tengono ancora conto di eventuali spese derivanti dal recovery plan Ue”.

La Cig ha inoltre contribuito a reggere all’impatto del coronavirus sostenendo il reddito disponibile e impedendo un aumento più marcato della disoccupazione. Il governo ha ora ha prorogato il regime di aiuti all’occupazione fino alla fine del 2020 e ha anche mantenuto il divieto di licenziamenti e dovrebbero entrambi sostenere le famiglie“, si legge ancora nel documento. “Come conseguenza della chiusura, i risparmi delle famiglie sono aumentati notevolmente e si sono invertiti solo parzialmente. Se i consumatori continuano a spendere dipenderà, in una certa misura, dai timori per i rischi per la salute. Noi ci aspettiamo anche che le spese in conto capitale rimangano contenute”, conclude Fitch.

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