1000 km con una sola ricarica entro il 2025. Fantascienza? No, la promessa concreta di Toyota per il suo veicolo del futuro con batteria allo stato solido, sviluppata assieme a Panasonic. Un traguardo ambizioso, tenendo presente che mancano appena 5 anni. Se si concretizzerà davvero in un prodotto industriale di massa, la nuova batteria potrebbe consentire di superare uno degli attuali limiti che più frenano la diffusione delle auto elettriche: la soglia psicologica dell’autonomia, che innesca nei consumatori la paura di restare a piedi, lontani da qualsiasi colonnina di ricarica. Una paura che, con un’autonomia di 1000 km, non avrebbe più senso.

Ovviamente per affrontare una sfida così impegnativa un solo colosso non basta: ecco allora che ad aprile scorso Toyota ha creato Prime Planet Energy & Solutions, una joint venture con Panasonic, gruppo industriale nipponico, leader proprio nel settore delle batterie al litio.

L’idea di fondo, ovviamente, è di favorire il passaggio quanto più veloce possibile del più alto numero di elettroni possibile, in modo da aumentare al tempo stesso la densità energetica e la velocità di ricarica della batteria. Le batterie allo stato solido in realtà sono conosciute da tempo proprio per questi ed altri vantaggi, come ad esempio prezzo inferiore e maggior sicurezza (l’assenza di un elettrolita liquido infatti evita il rischio di incendi). Molti sono i laboratori in giro per il mondo che vi stanno lavorando, ma i problemi da risolvere sono altrettanti, primo tra tutti il rischio di “rompere” l’elettrolita solido, perdendo il contatto con gli elettrodi.

Problemi di cui si è detto consapevole anche il vice presidente Toyota e numero uno della divisione Powertrain, Keiji Kaita, che però è sicuro di poter rispettare la timeline del 2025. La batteria allo stato solido sviluppata da Toyota e Panasonic del resto è un concentrato di soluzioni innovative, a partire proprio dall’elettrolita solido a base di solfuro, che a quanto pare consente un passaggio rapidissimo degli elettroni da un elettrodo all’altro, tanto da garantire una ricarica completa in appena 15 minuti.

L’altra novità è l’eliminazione del litio da anodo e catodo, sostituito rispettivamente da un composto di fluoruro, rame e cobalto e da un metallo leggero e assai morbido, chiamato lantanio, due soluzioni che a quanto apre garantiscono un maggior numero di elettroni per atomo, con un incremento della densità energetica di otto volte rispetto alle batterie attuali. Insomma, questa nuova batteria promette davvero di rivoluzionare il settore automotive e di farlo in tempi brevi, vedremo se l’ottimismo del vice presidente era ben riposto o no.

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