Per il comitato tecnico scientifico la riduzione della quarantena è legata al drastico calo della contagiosità a una settimana dal tampone positivo. Nella regione Bouches-du-Rhone ospedali sotto stress
Chi sarà positivo al Covid dovrà rimanere in isolamento soltanto 7 giorni, non più 14. Il consiglio scientifico francese ha dato il via libera alla riduzione della quarantena, accolta con soddisfazione dagli imprenditori d’Oltralpe. Nel paese, da fine luglio i contagi sono tornati ad aumentare e due giorni fa è stato registrato il picco di oltre 8500 in un giorno. “Sarebbe una piccola boccata d’ossigeno per le aziende in termini organizzativi. Sarebbe benvenuto”, ha dichiarato il presidente della Confederazione delle Piccole e Medie Imprese (Cpme), Francois Asselin, intervistato da Franceinfo Tv in seguito agli annunci fatti questa mattina dal ministro della Salute, Olivier Véran, che ha precisato che la decisione verrà adottata in modo formale in occasione del “consiglio Difesa di venerdì”. La riduzione della quarantena, ha spiegato il ministro, è motivata dal fatto che “siamo più contagiosi nei primi 5 giorni dopo l’apparizione dei sintomi o che seguono la positività di un tampone. In seguito – ha proseguito – la contagiosità diminuisce in modo molto netto, e dopo una settimana resta ma molto debole”. L’accorciamento della quarantena favorirà “una migliore adesione” alla regola – secondo il ministro – poiché oggi “registriamo che gran parte dei francesi non rispetta la quarantena“. Il Consiglio di Difesa – composto da un gruppo ristretto di ministri – viene convocato dal presidente Emmanuel Macron all’Eliseo sempre più frequentemente dall’inizio della crisi del Coronavirus.
Intanto, con l’aumento di ricoverati per Covid-19, la regione di Marsiglia, Bouches-du-Rhone, è tornata sotto tensione come nella prima ondata del virus la primavera scorsa dopo appena 70 pazienti in condizioni più gravi con necessità di cure intensive. “Da una settimana – spiega a BFM-TV una dottoressa del reparto rianimazione dell’ospedale marsigliese Nord – c’è effettivamente una situazione di tensione a livello dei posti in rianimazione, con pazienti che sono piuttosto gravi e necessitano di ossigeno e di sostegno, quindi di un letto in quel reparto”.
Nell’ospedale Nord, sui 10 letti in rianimazione a disposizione dei malati di Coronavirus, 7 erano occupati ieri, tanto da convincere le autorità a riprendere a livello regionale i piani di gestione dei ricoveri e di trasferimento dei malati dove c’è disponibilità di posti come nella primavera scorsa. La capacità totale nella regione di Marsiglia, le Bouches-du-Rhone, è di 322 letti in rianimazione, ma al contrario della scorsa primavera, parecchi sono occupati da pazienti con altre patologie, che hanno bisogno di cure intensive, come le vittime di incidenti o i pazienti in decorso post-operatorio. In tutta la regione, a disposizione dei malati di Covid, ne restano quindi soltanto 70, ormai quasi completamente occupati.