Scienza

Vaccino Oxford AstraZeneca, un volontario: “Quanto è successo dimostra serietà e sicurezza dello studio”

"Io sto bene - ha detto il partecipante al test che è medico - e dovrei ricevere una seconda dose del vaccino entro la fine del mese. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione. Non so esattamente cosa sia successo ma in questi studi ogni evento va riportato. Bisogna capire ma il rischio di effetti collaterali c'è per qualsiasi farmaco"

Lo stop all’arruolamento di nuovi partecipanti alla sperimentazione del vaccino Oxford-AstraZeneca, perché è stata registrata una reazione avversa importante la cui origine è da verificare, non compromettere il lavoro fin qui fatto. Il vaccino è stato inoculato a 50mila persone e già ad agosto c’era stato uno stop per una verifica. Una routine nelle fasi finali. “Spero che la sperimentazione continui. E comunque quanto successo è una dimostrazione di serietà e sicurezza dello studio” dice Antonio Metastasio, psichiatra originario di Terni che ora lavora a Oxford con il National health service dove si sta sottoponendo alla sperimentazione. “Io sto bene – ha detto il medico italiano raggiunto dall’Ansa – e dovrei ricevere una seconda dose del vaccino entro la fine del mese. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione”. Metastasio afferma di “non essere preoccupato. Non so esattamente cosa sia successo – aggiunge – ma in questi studi ogni evento va riportato. Bisogna capire ma il rischio di effetti collaterali c’è per qualsiasi farmaco”.

Dopo essere entrato a far parte dello studio lo psichiatra ternano non ha cambiato il modo di vivere. “Ci è stato raccomandato – spiega – di non cambiare abitudini, di non esporci a rischi e proseguire con tutte le precauzioni anti contagio. Veniamo sottoposti a tampone ogni settimana. La sperimentazione – conclude Metastasio – è tra l’altro in ‘doppio cieco’ e quindi nessuno di noi sa se abbiamo ricevuto una dose di vaccino e di placebo“. Dopo essere entrato a far parte dello studio lo psichiatra ternano non ha cambiato il modo di vivere. “Ci è stato raccomandato – spiega – di non cambiare abitudini, di non esporci a rischi e proseguire con tutte le precauzioni anti contagio. Veniamo sottoposti a tampone ogni settimana“.

“Nulla è perduto. Quella che è stata segnalata è una situazione normale negli studi clinici, che dimostra che lo studio è stato strutturato in maniera corretta. E dimostra anche la necessità che questi trial vengano strutturati in modo corretto – dice il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco all’Adnkronos- Si tratta di una infiammazione al midollo spinale. Ora bisogna verificare se sia correlata” al vaccino in sperimentazione, dice Pregliasco.
“Tutte le segnalazioni vanno esaminate. Non vedo problematiche particolari, questa situazione è la norma negli studi di fase 3. Èpossibile che questo episodio ritardi un pò il percorso”.