All’indomani dello stop sui nuovi test vaccino di AstraZeneca e dell’invito degli scienziati ad essere cauti sui tempi di realizzazione della cura contro Sars-CoV-2, il viceministro della Sanità Pierpaolo Sileri si dice ottimista “sulla possibilità che vi sarà un vaccino, ma – aggiunge – sono anche realista sul fatto che non vi sarà prima della metà del prossimo anno. E spero poi peraltro che ci sarà un vaccino efficace e duraturo, ma soprattutto sicuro”. Sileri, intervistato su Radio Cusano Campus, spiega che “la normalità si avrà o quando il virus, motu proprio, dovesse mutare in una forma per noi favorevole, magari tramutandosi in un virus che dà solo raffreddore e niente di più, oppure quando raggiungeremo un’immunità di gregge. Ma è chiaro che, coi numeri che abbiamo, circa 1.500 positivi al giorno, per un’immunità di gregge servirebbe troppo tempo e quindi rimane la chance del vaccino, un’immunità di gregge acquisita mediante vaccini”.
Quel che è certo, continua Sileri, è che “serviranno molti mesi e io credo che il prossimo anno staremo ancora proteggendoci. L’abitudine alle protezioni sarà la nuova normalità. Non dimentichiamoci che questo è un virus che colpisce in maniera severa i nostri anziani e coloro che hanno problemi di salute preesistenti ed è loro che dobbiamo difendere per primi”. Insiste poi sull’importanza di “non abbassare la guardia”, perché “finché il virus circola, anche poco come adesso, dovremo continuare con la mascherina e il resto”. Quanto all’orizzonte di un ritorno alla “normalità assoluta servirà del tempo. Anche io vorrei vedere le discoteche aperte, anche io vorrei rivedere tutti i locali aperti e gli stadi pieni, ma dobbiamo ancora aspettare un po’. Ora stiamo andando nella direzione della normalità in convivenza con il virus”.
Poi interviene anche sulla durata della quarantena, che la Francia ha deciso di portare da 14 a 7 giorni. Una decisione che non condivide Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, perché “per ridurla deve esserci una concertazione nella Ue basata sull’evidenza scientifica e non sul calcolo politico o economico”. Il viceministro pensa che “un buon compromesso possa essere 7 giorni” di quarantena, “l’ultimo giorno si fa il tampone e poi sei libero. Oppure 5 giorni, ma io andrei più verso i 7″. “Chi fa uno starnuto – ha proseguito Sileri – infetta molte più persone intorno a lui rispetto a chi respira col naso aperto e non ha nemmeno il raffreddore, ed ecco perché io premo da un paio di giorni sul ruolo della quarantena. Oggi si mettono in quarantena i contatti stretti di un positivo e una quarantena dura 14 giorni. C’è questo dialogo sulla possibilità di ridurla perché qualche lavoro scientifico, devo dire molto pochi, dice che forse serve di meno. Il forse a mio avviso non è sufficiente: servono dei lavori scientifici che ci dicano se possiamo ridurla”.
Sileri vede come possibile strategia quella di concludere la quarantena dopo 7 giorni con un tampone. “Così liberi le persone, perché oggi il vero problema è la quarantena dei contatti stretti di un positivo: rischiamo di chiudere troppi in un ufficio, un ristorante o qualunque altra attività, mettendo in quarantena persone che stanno bene per il dubbio che siano asintomatici e positivi. Il dubbio lo togli così: 7 giorni di quarantena dal contatto, tampone, e poi liberi”.
Politica
Coronavirus, Sileri: “Vaccino non prima della metà del 2021. La nuova normalità è abituarsi alle protezioni”
Per il viceministro della Sanità "serviranno molti mesi ancora per tornare alla normalità assoluta". Ora, dice, è la fase della "convivenza con Covid-19". Quanto alla riduzione della quarantena avanzata dalla Francia, Sileri propone un isolamento "di 7 giorni dal contatto, tampone, e poi liberi"
All’indomani dello stop sui nuovi test vaccino di AstraZeneca e dell’invito degli scienziati ad essere cauti sui tempi di realizzazione della cura contro Sars-CoV-2, il viceministro della Sanità Pierpaolo Sileri si dice ottimista “sulla possibilità che vi sarà un vaccino, ma – aggiunge – sono anche realista sul fatto che non vi sarà prima della metà del prossimo anno. E spero poi peraltro che ci sarà un vaccino efficace e duraturo, ma soprattutto sicuro”. Sileri, intervistato su Radio Cusano Campus, spiega che “la normalità si avrà o quando il virus, motu proprio, dovesse mutare in una forma per noi favorevole, magari tramutandosi in un virus che dà solo raffreddore e niente di più, oppure quando raggiungeremo un’immunità di gregge. Ma è chiaro che, coi numeri che abbiamo, circa 1.500 positivi al giorno, per un’immunità di gregge servirebbe troppo tempo e quindi rimane la chance del vaccino, un’immunità di gregge acquisita mediante vaccini”.
Quel che è certo, continua Sileri, è che “serviranno molti mesi e io credo che il prossimo anno staremo ancora proteggendoci. L’abitudine alle protezioni sarà la nuova normalità. Non dimentichiamoci che questo è un virus che colpisce in maniera severa i nostri anziani e coloro che hanno problemi di salute preesistenti ed è loro che dobbiamo difendere per primi”. Insiste poi sull’importanza di “non abbassare la guardia”, perché “finché il virus circola, anche poco come adesso, dovremo continuare con la mascherina e il resto”. Quanto all’orizzonte di un ritorno alla “normalità assoluta servirà del tempo. Anche io vorrei vedere le discoteche aperte, anche io vorrei rivedere tutti i locali aperti e gli stadi pieni, ma dobbiamo ancora aspettare un po’. Ora stiamo andando nella direzione della normalità in convivenza con il virus”.
Poi interviene anche sulla durata della quarantena, che la Francia ha deciso di portare da 14 a 7 giorni. Una decisione che non condivide Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, perché “per ridurla deve esserci una concertazione nella Ue basata sull’evidenza scientifica e non sul calcolo politico o economico”. Il viceministro pensa che “un buon compromesso possa essere 7 giorni” di quarantena, “l’ultimo giorno si fa il tampone e poi sei libero. Oppure 5 giorni, ma io andrei più verso i 7″. “Chi fa uno starnuto – ha proseguito Sileri – infetta molte più persone intorno a lui rispetto a chi respira col naso aperto e non ha nemmeno il raffreddore, ed ecco perché io premo da un paio di giorni sul ruolo della quarantena. Oggi si mettono in quarantena i contatti stretti di un positivo e una quarantena dura 14 giorni. C’è questo dialogo sulla possibilità di ridurla perché qualche lavoro scientifico, devo dire molto pochi, dice che forse serve di meno. Il forse a mio avviso non è sufficiente: servono dei lavori scientifici che ci dicano se possiamo ridurla”.
Sileri vede come possibile strategia quella di concludere la quarantena dopo 7 giorni con un tampone. “Così liberi le persone, perché oggi il vero problema è la quarantena dei contatti stretti di un positivo: rischiamo di chiudere troppi in un ufficio, un ristorante o qualunque altra attività, mettendo in quarantena persone che stanno bene per il dubbio che siano asintomatici e positivi. Il dubbio lo togli così: 7 giorni di quarantena dal contatto, tampone, e poi liberi”.
Articolo Precedente
Lombardia, l’intervento di Baffi (Italia viva) in difesa di Fontana: “Presidente, qui le devono delle scuse”
Articolo Successivo
Recovery fund, Speranza: “Investimenti per sanità vicina al cittadino e ridurre disuguaglianze sulle cure. Parola chiave è prossimità”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Società
Ecco i cento personaggi del 2024: da Trump a Boccia-Sangiuliano, passando da Fassino, Mangione e l’orsa KJ1. Quali sono i nomi dell’anno per Il Fatto (e perché)
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
L’analista: “Il caso Sala più complesso di quello di Piperno: pesa il ruolo degli Usa”. L’ipotesi di scambio con prigionieri iraniani
Sport
Il Milan esonera Fonseca dopo il pari con la Roma. “Ho la coscienza a posto”. Squadra a Conceiçao
Palermo, 30 dic. (Adnkronos) - Un carico di 640 pericolosissimi ordigni rudimentali stava per essere venduto in strada, ma l’intervento tempestivo della Polizia di Stato di Catania ha mandato in fumo il piano criminale di due uomini, un 37enne di Tremestieri Etneo e un 36enne di San Giovanni La Punta. I due “soci” sono stati individuati nella zona di corso Indipendenza mentre confabulavano con altre due persone scese da un’auto in sosta. Il loro atteggiamento ha insospettito i poliziotti, che, quindi, hanno effettuato un accurato controllo, identificando i quattro e perquisendo i veicoli. Non appena sono stati chiesti i documenti, gli agenti si sono accorti che due di loro avevano le mani macchiate di nero, sporche di polvere da sparo.
Una volta aperto il bagagliaio dell’auto, i poliziotti hanno scoperto diversi cartoni con all’interno numerosi ordigni rudimentali, ragion per cui è stato richiesto l’intervento immediato del nucleo artificieri della Questura che, giunti sul posto, hanno prioritariamente messo in sicurezza l’ingente quantitativo di materiale esplodente che è stato sequestrato per poi essere distrutto. Dall’analisi e dalla catalogazione degli ordigni, è stato possibile constatare che i due andavano in giro con 640 bombe fatte in casa, denominate “bombe Sinner”, in omaggio al celeberrimo campione di tennis. Si tratta di botti contraddistinti da un involucro di colore arancione e aventi portata micidiale.
I poliziotti hanno ritenuto necessario approfondire le verifiche ed estendere la perquisizione anche alle rispettive abitazioni del 37enne e del 36enne, nella convinzione che ulteriore materiale esplodente potesse trovarsi nella loro disponibilità. Le intuizioni si sono rivelate fondate dal momento che in casa di uno dei due, sono state trovate e sequestrate altre 110 “bombe Sinner”, custodite in modo del tutto illegale, senza precauzioni, con un concreto ed elevato rischio per l’incolumità dei residenti della zona. Oltre al materiale esplodente, i poliziotti hanno scovato una pistola e munizioni da guerra, nascoste in casa tra suppellettili e immediatamente poste sotto sequestro.
Oltre agli ordigni fai-da-te, i poliziotti hanno trovato il materiale utilizzato per la loro produzione, segno che l’uomo avesse trasformato una parte dell’abitazione in un laboratorio abusivo per fabbricarli in vista del Capodanno, incurante dell’elevato rischio per la sua famiglia e per le case vicine. Infatti, il nucleo artificieri ha avuto modo di accertare come la quantità di botti sequestrati sarebbe stata in grado di produrre effetti devastanti anche su immobili di recente costruzione, anche perché l’accensione di uno di essi avrebbe potuto portato alla cosiddetta accensione a catena con effetti devastanti.
I due uomini sono stati arrestati per porto in luogo pubblico e detenzione di ordigni e, su disposizione del PM di turno, sono stati condotti in carcere in attesa del giudizio di convalida da parte del GIP, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva. Le attività di controllo dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania hanno già portato, negli ultimi mesi, al sequestro di un ingente quantitativo di materiale esplodente, sottraendolo al mercato nero e preservando la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei più giovani che, ignari della pericolosità del maneggio di artifizi pirotecnici, si espongono a concreti rischi per la loro incolumità.
Ulteriori azioni di contrasto alla vendita e alla custodia di fuochi senza licenza sono state rafforzate per i prossimi giorni in vista della notte di San Silvestro.
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "Chi sta usando i farmaci sotto prescrizione medica può tranquillamente guidare. Come faceva l'anno scorso". Così Matteo Salvini in una diretta social. "Ovviamente ci sono farmaci che impediscono di guidare nelle ore successive, però esattamente come l'anno scorso chi prende dei farmaci oncologici. Abbiamo istituito un tavolo tecnico proprio per andare incontro alle centinaia di migliaia di pazienti che dietro somministrazione medica usano dei farmaci".
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - “Costruttivo, senza pregiudizi, determinato, ma sempre improntato ad un dialogo costante con il governo per fare davvero gli interessi dei lavoratori. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in questi anni ha avuto il merito di confrontarsi con le istituzioni, criticando e proponendo allo stesso tempo soluzioni, senza però mai cercare, a differenza degli altri sindacati, il pretesto dello scontro e dell’istigazione alla rivolta sociale. A lui va il mio apprezzamento e il sincero ringraziamento di come ha svolto la sua delicata e fondamentale funzione, sempre e solo dedicata a tutelare davvero chi lavora”. Così, la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "Ringraziamo Luigi Sbarra per il grande e costruttivo contributo che, alla guida della Cisl, ha dato alla tutela degli interessi dei lavoratori in Italia ed al mondo delle relazioni industriali. Ha guidato il sindacato con una vera visione strategica e con la consapevolezza che il dialogo tra le parti sociali e’ la chiave per rendere il sistema produttivo sempre più equo, dinamico e sostenibile. Lo ha fatto rispettando il ruolo e l’autonomia sindacale, senza mai trasformare la Cisl nell’appendice di una parte politica. Abbiamo sottoscritto la sua proposta di partecipazione dei lavoratori agli utili dell’azienda e continueremo a sostenerla politicamente in Parlamento. Auguriamo a Luigi Sbarra di continuare a contribuire, con la stessa dedizione, al bene dell’Italia”. Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "Avere ridotto del 25 per cento, dal 14 al 28 dicembre, nei primi quindici giorni del nuovo Codice della strada, il numero di morti sulle strade è qualcosa che dovrebbe rendere orgoglioso me e voi". Lo dice Matteo Salvini in una diretta social.
"Mi faccio carico volentieri se c'è qualche polemica, ho le spalle larghe, ho rischiato 6 anni per aver bloccato immigrati clandestini. Quindi figurarsi se per salvare vite umane non mi faccio carico di qualche polemica e degli attacchi di Vasco o di radical chic di sinistra".
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - “Come dice Renato Brunetta sul Sole24Ore ‘in un carcere sovraffollato, luogo di isolamento, umiliazione, malattia e morte, la pena rischia di perdere la certezza dell'esempio, che è la vera fonte di legittimazione della potestà punitiva, per trasformarsi invece in certezza della recidiva’. È vero, e non conviene a nessuno un modello di pena che incentiva i detenuti a tornare a delinquere o a cominciare a farlo se detenuti ingiustamente. La sua proposta di indulto parziale, per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, merita attenzione e una iniziativa parlamentare trasversale. Sarebbe infatti positivo che anche nella maggioranza la proposta di Brunetta, che ha alle spalle una lunga militanza nel centrodestra, venisse raccolta e rilanciata. La situazione nelle carceri è incivile ed inaccettabile, quindi bisogna agire con urgenza”. Lo afferma il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - “Una manovra nella quale emerge la totale mancanza di visione economica del governo Meloni: competitività, occupazione, giovani, sanità, ambiente, riduzione del debito pubblico e concorrenza sono state le note a margine di una legge di bilancio in cui la parte più consistente è stata occupata dalle mancette elettorali dei partiti di maggioranza. Tutto questo è stato fatto calpestando la democrazia parlamentare, riducendo al minimo non solo le possibilità di modifica ma anche di dibattito”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
“Per fortuna, grazie alle poche modifiche fatte alla Camera, è stato possibile introdurre alcune cose positive. Attraverso un nostro emendamento, con buona pace dei pro-vita, è stato rafforzato il fondo per corsi di informazione e prevenzione rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, relativamente alle tematiche della salute sessuale e dell’educazione sessuale e affettiva; inoltre è stato confermato e rafforzato il bonus psicologo ed è stato istituito il Fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore delle studentesse e degli studenti. Sono piccoli ma importanti passi avanti, nonostante - conclude Magi - un governo oscurantista e antiscientifico”.