In un'intervista al settimanale Oggi, l'attore comico ha ricordato quei terribili momenti vissuti nei mesi scorsi, quando gli arrivò la diagnosi di positività al Covid-19
“Paura di morire? Un po’ sì. Non sono un ipocondriaco, è che si tratta di una malattia ancora misteriosa e letale. Mi turbava parecchio la raccomandazione di stare attentissimo ai problemi respiratori: se li avessi avuti, allora il virus stava vincendo… Per fortuna qui brutti sintomi non sono mai arrivati”. A confessarlo è Giacomo Poretti del trio comico “Aldo, Giovanni e Giacomo” che, in un’intervista al settimanale Oggi, ha ricordato quei terribili momenti vissuti nei mesi scorsi, quando gli arrivò la diagnosi di positività al Covid-19. “L’ansia più grande era per mio figlio, tredicenne. Anche mia moglie ha preso il virus. Avevamo il terrore di aggravarci e finire in ospedale. Cosa ne sarebbe stato di Emanuele?”, ha confidato.
Il settimanale l’ha intervistato a Bergamo dove il comico del trio con Aldo e Giovanni è tornato in scena con il monologo “Chiedimi se sono di turno” dove ripercorre anche i suoi 11 anni di lavoro come infermiere: “La mia missione era diventare calciatore e vincere la Coppa dei Campioni. Poi, si sa, nella vita ci sono i compromessi. Anche perché c’erano una cinquantina di mestieri che non ho potuto intraprendere a causa della mia statura“, ha scherzato.