LAILA IN HAIFA di Amos Gitai (Concorso). Avete presente quando sul finire degli anni ’90 essere amanti del cinema autoriale impegnato significava andare a vedere i film di Gitai? Yom Yom-Kadosh-Kippur? Stile e politica, movimenti di macchina elaborati e j’accuse anti establishment israeliano. Ecco, se il trombonismo saccente, vittimista e petulante si scorgeva vent’anni fa, figuriamoci oggi. Cinque donne e una notte per seguirle nella città portuale di Haifa, all’interno solo ed esclusivamente di un locale/galleria d’arte/albergo. La specificità del luogo, uno spazio dove arabi e israeliani convivono, è anche la specificità dell’interminabile racconto (99 minuti che sembrano 200). Laila in Haifa è un vero e proprio disastro drammaturgico, zeppo di datatissimi luoghi comuni sulla politica, sull’arte, sull’amore, inzuppati in antico sapore laburista israeliano da far scappare, qui sul serio, gli spettatori della sala. Se poi aggiungiamo che Gitai chiede alle sue attrici di essere, in pace o in guerra, in casa o per strada, nel 1940 o nel 1995, sempre così sinuose, artefatte, impostate anche quando indossano un jeans e una maglietta, c’è davvero da spararsi alla tempia. Cinema stracotto ed impresentabile. Voto: 1
Cinema
Maria Montessori (La nouvelle femme) è il film femminista e femminile che serviva. Jasmine Trinca vibrante
Cinema
Johnny Depp presenta il suo film da regista ma i giornalisti abbandonano la conferenza stampa per protesta. Ecco cosa è accaduto
Cinema
Volontè – L’uomo dai mille volti, il documentario sull’attore che “sembrava uscito dall’Actor’s Studio”
Cinema
Vermiglio di Maura Delpero sarà il candidato italiano agli Oscar 2025. Distribuzione e concorrenza, le chance di arrivare in finale
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione