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“Netflix sessualizza le undicenni”: sotto attacco il nuovo film Cuties. Utenti invitano a boicottare e la piattaforma perde 9 miliardi in Borsa

La commedia francese scritta e diretta dalla franco-senegalese Maimouna Doucouré al debutto di regia racconta della vita di Amy, 11enne senegalese che si unisce a un gruppo di ragazzine con la passione della danza. La piattaforma: "Si tratta di un racconto sociale contro la sessualizzazione dei bambini. È un film pluripremiato e una storia potente sulla pressione che le giovani ragazze subiscono sui social media e dalla società man mano che crescono. Incoraggiamo chiunque abbia a cuore questi temi così importanti a guardare il film"

di F. Q.

Nove miliardi persi in borsa in un solo giorno, pioggia di cancellazioni degli utenti e una vera e propria campagna di boicottaggio sui social: Netflix è al centro della tempesta per il nuovo film francese ‘Cuties’. Motivo? Scene troppo sensuali delle protagoniste undicenni che ballano in uno show vietato ai minori di 14 anni. E l’hashtag #cancelNetflix vola in tendenze su Twitter,

In realtà, la reazione non arriva di sorpresa: già l’uscita della locandina – con le bambine in pose definite provocanti e costumi sgambati – aveva sollevato un’ondata di polemiche e di critiche, con il colosso dello streaming accusato di sfruttare il corpo di ragazze in piena pubertà. Se quelle immagini avevano sollevato le critiche degli abbonati, il film – girato dalla regista e franco-senegalese Maïmouna Doucouré – aveva invece guadagnato il plauso della critica, ottenendo un riconoscimento al Sundance Film Festival (il World Cinema Dramatic Directing Award) e recensioni entusiaste.

La commedia francese racconta della vita di Amy, 11enne senegalese che si unisce a un gruppo di ragazzine con la passione della danza che si chiamano ‘cuties’, cioé ‘carine’ (da cui il titolo originale, ‘Mignonnes’). Ma la nuova libertà la porterà a scontrarsi con la famiglia di fede islamica e con il ruolo che attribuisce alle donne. Una storia quindi di emancipazione e di scoperta di sé, della propria femminilità e del proprio posto nel mondo.

La locandina per il mercato internazionale, finita nella bufera, viene tratta da una scena del film che gli utenti hanno descritto come “inopportunamente sensuale” e “allusiva”: calze a rete, crop top, shorts, le bambine ‘twerkano’ e ballano mentre la camera indugia sul loro corpo. Proprio questo sguardo voyeristico è quello che gli spettatori rimproverano al film. “Incentiva la pedofilia”, twittano i follower delusi, che hanno fatto andare in tendenza l’hashtag #CancelNetflix “quelle scene di twerk che delle bambine hanno dovuto fare e rifare davanti a una crew di uomini senza che nessuno le proteggesse, dov’erano gli adulti?”. La critica ribatte che la volontà era proprio quella di denunciare un ambiente che può iper-sessualizzarsi, quello della danza, soprattutto in un’età in cui le giovani farebbero di tutto per integrarsi.

È stata lanciata una petizione con 660mila firme e alcuni abbonati pubblicano foto e video in cui fanno vedere la disdetta al contratto con Netflix. Per questo oggi la quotazione di Netflix è di 9 miliardi più bassa di ieri, e Imdb lista il film tra quelli ‘parental guidance‘ per la categoria sesso/nudo.

“Cuties è un racconto sociale contro la sessualizzazione dei bambini. È un film pluripremiato – precisano da Netflix – e una storia potente sulla pressione che le giovani ragazze subiscono sui social media e dalla società man mano che crescono. Incoraggiamo chiunque abbia a cuore questi temi così importanti a guardare il film”.

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