Corre l’indagine sui fondi della Lega che ha, solo per ora, il suo pulsante nel presunto imbroglio portato a termine per la compravendita del capannone di Cormano acquistato dalla Lombardia Film Commission. E si delineano sempre più i contorni dei personaggi coinvolti e finiti agli arresti domiciliari. Uno su tutti, Alberto Di Rubba, commercialista e presidente dell’ente oggetto dell’affaire, considerato dagli esponenti del Carroccio, un uomo direttamente riconducibile al segretario federale, Matteo Salvini. Ed è nelle parole di una teste, l’ex assessora lombardo alla Cultura Cristina Cappellini, che si apprezza quanto: “Se ne parlava come uomo della svolta, per competenza e serietà. Era uomo di stretta fiducia di Salvini“. Anche perché era lui che “doveva mettere a posto i conti” del partito. Intanto dagli atti depositati dopo gli arresti e in vista degli interrogatori di garanzia emerge che sono nove in totale gli indagati per peculato. Oltre ai cinque ai quali è stata applicata la misura cautelare, tra cui i tre commercialisti di fiducia della Lega e il prestanome Luca Sostegni, figurano anche Pierino Maffeis, Elio Foiadelli e Vanessa Servalli, amministratori di società riconducibili ai professionisti finiti ai domiciliari. Ed è indagato, come si sapeva, anche l’imprenditore Francesco Barachetti. Iscrizione che emergono dalla richiesta di rogatoria in Svizzera depositata negli atti dell’indagine. Nella rogatoria del 18 agosto i pm parlano anche della “società di sede panamense che scherma un conto in Svizzera”, finita anch’essa al centro delle indagini.
Il verbale di Luca Sostegni e il conto in Svizzera – Nel fascicolo di indagine c’è la testimonianza di Luca Sostegni, l’uomo considerato il prestanome di alcune società fermato il 15 luglio scorso. Sostegni ha raccontato di un conto in Svizzera collegato alla fiduciaria milanese Fidirev su cui sono finiti i 400mila euro, parte della compravendita ritenuta ‘gonfiata’ dell’immobile e su cui operava di fatto Michele Scillieri. Finito ai domiciliari giovedì scorso con Andrea Manzoni a Alberto di Rubba, tre commercialisti legati al Carroccio e l’ultimo pure ex presidente di Lfc e direttore amministrativo al Senato. “Allora questa Fidirev è una società che mi è stata sottoposta …..cioè Scillieri mi ha presentato, che dovevamo fare questo conto in Svizzera della Fidirev, che è una fiduciaria dove questi 400mila euro sarebbero ritornati versati in questa Fidirev, dove Scillieri aveva la mia firma per operare sul conto, e poi da lì io non so dove sono andati a finire i soldi”. Il presunto prestanome ha spiegato al giudice che Scillieri avrebbe versato “50.000 euro a settimana” sul suo conto personale e io li giravo su questo conto della Fidirev, ma è tutto”.
I soldi per la campagna elettorale? Sostegni ha risposto anche a domande sulla destinazione dei soldi. “Quando Scillieri parlava di retrocessione da impiegarsi per la campagna elettorale della Lega lo diceva ridendo, però sull’argomento è tornato con me più di una volta, e anch’io ho fatto qualche battuta, anche se ho sempre pensato che le retrocessioni fossero per Di Rubba e Manzoni (…) Tuttavia mi suona strano che su vicende di questo genere chi era sopra di loro non ne sapesse nulla. Fu Manzoni – ha aggiunto – a chiedere a Scillieri di domiciliare presso il suo studio la sede del partito di Salvini”. Manzoni, uno dei tre commercialisti arrestati, “mi ha confidato che era diventato una persona importante nella Lega, assieme a Di Rubba e che erano amici di Centemero e Salvini”. Sostegni ha parlato anche di un’altra “vicenda”, che emerge pure in altri atti dell’inchiesta. “Riguarda Di Rubba e Manzoni – ha chiarito – e ha per oggetto il noleggio auto. I fatti non sono di mia diretta conoscenza ma mi sono stati raccontati da Scillieri”.
La “società di noleggio auto di Di Rubba e Manzoni – ha aggiunto – ha noleggiato auto alla Lega per un fatturato pari a circa un milione e 200mila euro, la cifra è sproporzionata e anche in questo caso Scillieri dubitava che tale ingente somma di denaro fosse realmente in contropartita del noleggio di autovetture, e dubitava anche che fosse rimasta nella totale disponibilità dei due commercialisti”. Sostegni ha messo a verbale anche che “parte delle somme pagate a Barachetti”, imprenditore vicino alla Lega accusato di peculato, “per i lavori di ristrutturazione” del capannone di Cormano (Milano) “venivano retrocesse a Manzoni e Di Rubba”. E ancora: “Quando Scillieri parla dei ‘cassetti mentali’ e quando dice ‘se parlo io viene fuori il finimondo’ si riferiva anche a questa doppia retrocessione, cioè i soldi che da Barachetti finivano a favore di Di Rubba e Manzoni. Scillieri – ha proseguito – sa sicuramente molte cose, e se parlando di cassetti mentali ha fatto cenno anche ai famosi 49 milioni dei rimborsi elettorali, io non escludo che possa saperne qualcosa”.
L’ex assessore regionale alla Cultura su Di Rubba: “Uomo di fiducia di Salvini “- “Il nome di Di Rubba circolava come quello che doveva mettere a posto i conti della Lega, e non solo di Film Commission. Se ne parlava come uomo della svolta, per competenza e serietà. Era uomo di stretta fiducia di Salvini, faceva parte del suo entourage e gli incarichi che poi ha ricevuto all’interno del partito costituivano dimostrazione di queste voci”. Così ha messo a verbale, davanti ai pm di Milano, l’ex assessore lombardo alla Cultura Cristina Cappellini, parlando del commercialista e presidente dell’ente. “L’indicazione della candidatura di Di Rubba – ha aggiunto – come persona giusta al posto giusto (alla presidenza di Lombardia Film Commission, ndr) è derivata da Centemero“, tesoriere e deputato della Lega. Intanto oggi proseguono le attività del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza nella sede della Barachetti service, di proprietà dell’imprenditore Francesco Barachetti indagato per peculato. Società che, stando agli atti, avrebbe ricevuto negli anni circa 2 milioni di euro dalla Lega. Le perquisizioni nell’azienda al centro di un nuovo filone di indagini, anche su presunti ‘fondi neri’ riferibili al partito, sono scattate giovedì scorso e oggi la Finanza prosegue con le attività già iniziate. Allo stesso modo, vanno avanti le attività dei finanzieri anche nello studio di Scillieri, il quale, secondo il prestanome Luca Sostegni che sta collaborando coi pm, era la “mente” di diverse operazioni.
Manzoni: “Non ci sono mai stati 49 milioni sui conti della Lega” – Uno dei commercialisti arrestati, Manzoni, ha sostenuto davanti ai pm, durante le sue dichiarazioni spontanee ai pm prima di essere arrestato: “Personalmente reputo che non vi siano mai stati 49 milioni quali disponibilità liquide sui conti della Lega nel periodo di mia competenza, in quanto occorre distinguere fra i conti di disponibilità dell’associazione federale e i conti in disponibilità delle articolazioni locali che anche prima del 2015 di fatto avevano conti correnti sui quali aveva firma solo il delegato locale”. Sulla sua nomina Manzoni ha invece spiegato che, dopo che a fine 2013 fu nominato segretario Salvini e Giulio Centemero tesoriere nel settembre 2014, quest’ultimo “mi chiamò quale contabile e quindi mi occupai personalmente della contabilità”.
Giustizia & Impunità
Fondi Lega, teste: “Di Rubba uomo di fiducia e faceva parte dell’entourage di Salvini”. Nove gli indagati in totale per l’affare del capannone
Agli atti dell'inchiesta interrogatori di Luca Sostegni e verbali di testimoni. L'ex assessora lombarda alla Cultura: "Il nome di Di Rubba circolava come quello che doveva mettere a posto i conti della Lega, e non solo di Film Commission. Se ne parlava come uomo della svolta, per competenza e serietà"
Corre l’indagine sui fondi della Lega che ha, solo per ora, il suo pulsante nel presunto imbroglio portato a termine per la compravendita del capannone di Cormano acquistato dalla Lombardia Film Commission. E si delineano sempre più i contorni dei personaggi coinvolti e finiti agli arresti domiciliari. Uno su tutti, Alberto Di Rubba, commercialista e presidente dell’ente oggetto dell’affaire, considerato dagli esponenti del Carroccio, un uomo direttamente riconducibile al segretario federale, Matteo Salvini. Ed è nelle parole di una teste, l’ex assessora lombardo alla Cultura Cristina Cappellini, che si apprezza quanto: “Se ne parlava come uomo della svolta, per competenza e serietà. Era uomo di stretta fiducia di Salvini“. Anche perché era lui che “doveva mettere a posto i conti” del partito. Intanto dagli atti depositati dopo gli arresti e in vista degli interrogatori di garanzia emerge che sono nove in totale gli indagati per peculato. Oltre ai cinque ai quali è stata applicata la misura cautelare, tra cui i tre commercialisti di fiducia della Lega e il prestanome Luca Sostegni, figurano anche Pierino Maffeis, Elio Foiadelli e Vanessa Servalli, amministratori di società riconducibili ai professionisti finiti ai domiciliari. Ed è indagato, come si sapeva, anche l’imprenditore Francesco Barachetti. Iscrizione che emergono dalla richiesta di rogatoria in Svizzera depositata negli atti dell’indagine. Nella rogatoria del 18 agosto i pm parlano anche della “società di sede panamense che scherma un conto in Svizzera”, finita anch’essa al centro delle indagini.
Il verbale di Luca Sostegni e il conto in Svizzera – Nel fascicolo di indagine c’è la testimonianza di Luca Sostegni, l’uomo considerato il prestanome di alcune società fermato il 15 luglio scorso. Sostegni ha raccontato di un conto in Svizzera collegato alla fiduciaria milanese Fidirev su cui sono finiti i 400mila euro, parte della compravendita ritenuta ‘gonfiata’ dell’immobile e su cui operava di fatto Michele Scillieri. Finito ai domiciliari giovedì scorso con Andrea Manzoni a Alberto di Rubba, tre commercialisti legati al Carroccio e l’ultimo pure ex presidente di Lfc e direttore amministrativo al Senato. “Allora questa Fidirev è una società che mi è stata sottoposta …..cioè Scillieri mi ha presentato, che dovevamo fare questo conto in Svizzera della Fidirev, che è una fiduciaria dove questi 400mila euro sarebbero ritornati versati in questa Fidirev, dove Scillieri aveva la mia firma per operare sul conto, e poi da lì io non so dove sono andati a finire i soldi”. Il presunto prestanome ha spiegato al giudice che Scillieri avrebbe versato “50.000 euro a settimana” sul suo conto personale e io li giravo su questo conto della Fidirev, ma è tutto”.
I soldi per la campagna elettorale? Sostegni ha risposto anche a domande sulla destinazione dei soldi. “Quando Scillieri parlava di retrocessione da impiegarsi per la campagna elettorale della Lega lo diceva ridendo, però sull’argomento è tornato con me più di una volta, e anch’io ho fatto qualche battuta, anche se ho sempre pensato che le retrocessioni fossero per Di Rubba e Manzoni (…) Tuttavia mi suona strano che su vicende di questo genere chi era sopra di loro non ne sapesse nulla. Fu Manzoni – ha aggiunto – a chiedere a Scillieri di domiciliare presso il suo studio la sede del partito di Salvini”. Manzoni, uno dei tre commercialisti arrestati, “mi ha confidato che era diventato una persona importante nella Lega, assieme a Di Rubba e che erano amici di Centemero e Salvini”. Sostegni ha parlato anche di un’altra “vicenda”, che emerge pure in altri atti dell’inchiesta. “Riguarda Di Rubba e Manzoni – ha chiarito – e ha per oggetto il noleggio auto. I fatti non sono di mia diretta conoscenza ma mi sono stati raccontati da Scillieri”.
La “società di noleggio auto di Di Rubba e Manzoni – ha aggiunto – ha noleggiato auto alla Lega per un fatturato pari a circa un milione e 200mila euro, la cifra è sproporzionata e anche in questo caso Scillieri dubitava che tale ingente somma di denaro fosse realmente in contropartita del noleggio di autovetture, e dubitava anche che fosse rimasta nella totale disponibilità dei due commercialisti”. Sostegni ha messo a verbale anche che “parte delle somme pagate a Barachetti”, imprenditore vicino alla Lega accusato di peculato, “per i lavori di ristrutturazione” del capannone di Cormano (Milano) “venivano retrocesse a Manzoni e Di Rubba”. E ancora: “Quando Scillieri parla dei ‘cassetti mentali’ e quando dice ‘se parlo io viene fuori il finimondo’ si riferiva anche a questa doppia retrocessione, cioè i soldi che da Barachetti finivano a favore di Di Rubba e Manzoni. Scillieri – ha proseguito – sa sicuramente molte cose, e se parlando di cassetti mentali ha fatto cenno anche ai famosi 49 milioni dei rimborsi elettorali, io non escludo che possa saperne qualcosa”.
L’ex assessore regionale alla Cultura su Di Rubba: “Uomo di fiducia di Salvini “- “Il nome di Di Rubba circolava come quello che doveva mettere a posto i conti della Lega, e non solo di Film Commission. Se ne parlava come uomo della svolta, per competenza e serietà. Era uomo di stretta fiducia di Salvini, faceva parte del suo entourage e gli incarichi che poi ha ricevuto all’interno del partito costituivano dimostrazione di queste voci”. Così ha messo a verbale, davanti ai pm di Milano, l’ex assessore lombardo alla Cultura Cristina Cappellini, parlando del commercialista e presidente dell’ente. “L’indicazione della candidatura di Di Rubba – ha aggiunto – come persona giusta al posto giusto (alla presidenza di Lombardia Film Commission, ndr) è derivata da Centemero“, tesoriere e deputato della Lega. Intanto oggi proseguono le attività del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza nella sede della Barachetti service, di proprietà dell’imprenditore Francesco Barachetti indagato per peculato. Società che, stando agli atti, avrebbe ricevuto negli anni circa 2 milioni di euro dalla Lega. Le perquisizioni nell’azienda al centro di un nuovo filone di indagini, anche su presunti ‘fondi neri’ riferibili al partito, sono scattate giovedì scorso e oggi la Finanza prosegue con le attività già iniziate. Allo stesso modo, vanno avanti le attività dei finanzieri anche nello studio di Scillieri, il quale, secondo il prestanome Luca Sostegni che sta collaborando coi pm, era la “mente” di diverse operazioni.
Manzoni: “Non ci sono mai stati 49 milioni sui conti della Lega” – Uno dei commercialisti arrestati, Manzoni, ha sostenuto davanti ai pm, durante le sue dichiarazioni spontanee ai pm prima di essere arrestato: “Personalmente reputo che non vi siano mai stati 49 milioni quali disponibilità liquide sui conti della Lega nel periodo di mia competenza, in quanto occorre distinguere fra i conti di disponibilità dell’associazione federale e i conti in disponibilità delle articolazioni locali che anche prima del 2015 di fatto avevano conti correnti sui quali aveva firma solo il delegato locale”. Sulla sua nomina Manzoni ha invece spiegato che, dopo che a fine 2013 fu nominato segretario Salvini e Giulio Centemero tesoriere nel settembre 2014, quest’ultimo “mi chiamò quale contabile e quindi mi occupai personalmente della contabilità”.
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Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Offrendo soluzioni innovative nel campo della ricarica per veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo di energia, Vestel Mobility presenterà le sue ultime tecnologie alla Fiera Key, che si svolgerà fino al 7 marzo a Rimini, in Italia, presso il Rimini Expo Centre. Alla fiera, a cui partecipa per la prima volta, l'azienda punta a rafforzare la propria posizione nel settore della mobilità europea esponendo per la prima volta alla fiera il nuovo catalogo dei suoi prodotti Dc. I veicoli elettrici e i sistemi energetici sostenibili, sottolinea Ender Yüksel, Direttore Generale di Vestel Mobility, "non sono solo tra i pilastri fondamentali di oggi, ma anche del futuro. Come Vestel Mobility, il nostro obiettivo è essere pionieri di questa trasformazione con le nostre tecnologie innovative. La Fiera Key è un punto di incontro strategico per l'ecosistema dell'energia e della mobilità in Europa, e parteciparvi per la prima volta rappresenta per noi un passo strategico".
In particolare, aggiunge, "il mercato italiano offre un grande potenziale grazie ai crescenti investimenti nelle soluzioni di mobilità sostenibile. Con le nostre ultime soluzioni di ricarica Dc e il nostro portafoglio prodotti ampliato che presenteremo in fiera, miriamo a rafforzare la nostra presenza in questo mercato e a introdurre le nostre innovazioni che plasmeranno il futuro del settore".
Vestel Mobility presenterà ai visitatori di Key 2025 - The Energy Transition Expo, uno degli eventi energetici più prestigiosi d'Europa, le più recenti soluzioni di ricarica Dc in corrente continua e i sistemi di accumulo di energia. Soluzioni innovative, in particolare nel campo delle tecnologie di ricarica per veicoli elettrici, saranno al centro dell'attenzione della fiera. L'ampio portafoglio prodotti di Vestel Mobility, composto da stazioni di ricarica Ac e Dc, offre soluzioni altamente efficienti e sostenibili, adatte alle diverse esigenze degli utenti. I prodotti che saranno esposti in fiera comprendono stazioni di ricarica in corrente alternata come Ac Qatro, Ac Vario, Ac Libra e Ac Rhea, nonché soluzioni di ricarica Dc in corrente continua ultraveloce da 400 kW che offrono prestazioni elevate. Queste innovative stazioni di ricarica Dc in corrente continua offrono agli utenti di veicoli elettrici un'esperienza di ricarica rapida, affidabile ed efficiente, fornendo al contempo un'infrastruttura sostenibile nelle aree commerciali e pubbliche.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Offrendo soluzioni innovative nel campo della ricarica per veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo di energia, Vestel Mobility presenterà le sue ultime tecnologie alla Fiera Key, che si svolgerà fino al 7 marzo a Rimini, in Italia, presso il Rimini Expo Centre. Alla fiera, a cui partecipa per la prima volta, l'azienda punta a rafforzare la propria posizione nel settore della mobilità europea esponendo per la prima volta alla fiera il nuovo catalogo dei suoi prodotti Dc. I veicoli elettrici e i sistemi energetici sostenibili, sottolinea Ender Yüksel, Direttore Generale di Vestel Mobility, "non sono solo tra i pilastri fondamentali di oggi, ma anche del futuro. Come Vestel Mobility, il nostro obiettivo è essere pionieri di questa trasformazione con le nostre tecnologie innovative. La Fiera Key è un punto di incontro strategico per l'ecosistema dell'energia e della mobilità in Europa, e parteciparvi per la prima volta rappresenta per noi un passo strategico".
In particolare, aggiunge, "il mercato italiano offre un grande potenziale grazie ai crescenti investimenti nelle soluzioni di mobilità sostenibile. Con le nostre ultime soluzioni di ricarica Dc e il nostro portafoglio prodotti ampliato che presenteremo in fiera, miriamo a rafforzare la nostra presenza in questo mercato e a introdurre le nostre innovazioni che plasmeranno il futuro del settore".
Vestel Mobility presenterà ai visitatori di Key 2025 - The Energy Transition Expo, uno degli eventi energetici più prestigiosi d'Europa, le più recenti soluzioni di ricarica Dc in corrente continua e i sistemi di accumulo di energia. Soluzioni innovative, in particolare nel campo delle tecnologie di ricarica per veicoli elettrici, saranno al centro dell'attenzione della fiera. L'ampio portafoglio prodotti di Vestel Mobility, composto da stazioni di ricarica Ac e Dc, offre soluzioni altamente efficienti e sostenibili, adatte alle diverse esigenze degli utenti. I prodotti che saranno esposti in fiera comprendono stazioni di ricarica in corrente alternata come Ac Qatro, Ac Vario, Ac Libra e Ac Rhea, nonché soluzioni di ricarica Dc in corrente continua ultraveloce da 400 kW che offrono prestazioni elevate. Queste innovative stazioni di ricarica Dc in corrente continua offrono agli utenti di veicoli elettrici un'esperienza di ricarica rapida, affidabile ed efficiente, fornendo al contempo un'infrastruttura sostenibile nelle aree commerciali e pubbliche.
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "Pasquale Laurito ha seguito con passione e competenza la politica italiana per decenni, diventando un importante punto di riferimento per il giornalismo parlamentare. Con il suo lavoro e la sua dedizione ha raccontato la vita delle istituzioni con grandissima profondità. Le mie condoglianze e quelle del Senato della Repubblica ai suoi cari e a chi ha condiviso con lui questo lungo percorso". Lo scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - "La campagna 'Mettici la testa' è mirata principalmente ai cestini, che noi chiamiamo cestoni stradali. A Milano ce ne sono circa 13mila per le strade e 10mila nei parchi. La densità di questi cestini è di 1,7 per abitante, la più alta d’Europa, solo Amsterdam si avvicina. Come dimensionamento e posizionamento ci siamo, abbiamo aumentato la frequenza di svuotamento rispetto al contratto precedente fino ad arrivare a una media di 2,2 svuotamenti al giorno". Così Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa, durante la presentazione della campagna 'Mettici la Testa', che ha preso il via a Milano con l’inaugurazione di un’installazione interattiva per portare cittadini, city users e turisti 'dentro' al fenomeno dell’utilizzo improprio dei cestini stradali.
In piazza XXV aprile un enorme contenitore alto circa 7 metri diventa uno spazio di riflessione in cui le persone possono letteralmente 'mettere la testa' e osservare il problema dei conferimenti errati: "L'obiettivo della campagna -prosegue Milani- è ricordare ai milanesi che i cestini vanno utilizzati per i rifiuti prodotti in mobilità durante il passeggio e non per quelli prodotti in abitazione o esercizi commerciali".
"L'utilizzo sbagliato -avverte- comporta il veloce riempimento dei cestini e una mancanza di decoro quando traboccano. Speriamo che chi ha sbagliato rifletta sull’errore e ci dia una mano. Il lavoro che facciamo viene bene se i milanesi ci danno una mano come già stanno facendo con la raccolta differenziata. Se continuano a darci una mano noi facciamo un buon lavoro e la città risulta più pulita con l’aiuto di tutti".
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - "La campagna 'Mettici la testa' è mirata principalmente ai cestini, che noi chiamiamo cestoni stradali. A Milano ce ne sono circa 13mila per le strade e 10mila nei parchi. La densità di questi cestini è di 1,7 per abitante, la più alta d’Europa, solo Amsterdam si avvicina. Come dimensionamento e posizionamento ci siamo, abbiamo aumentato la frequenza di svuotamento rispetto al contratto precedente fino ad arrivare a una media di 2,2 svuotamenti al giorno". Così Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa, durante la presentazione della campagna 'Mettici la Testa', che ha preso il via a Milano con l’inaugurazione di un’installazione interattiva per portare cittadini, city users e turisti 'dentro' al fenomeno dell’utilizzo improprio dei cestini stradali.
In piazza XXV aprile un enorme contenitore alto circa 7 metri diventa uno spazio di riflessione in cui le persone possono letteralmente 'mettere la testa' e osservare il problema dei conferimenti errati: "L'obiettivo della campagna -prosegue Milani- è ricordare ai milanesi che i cestini vanno utilizzati per i rifiuti prodotti in mobilità durante il passeggio e non per quelli prodotti in abitazione o esercizi commerciali".
"L'utilizzo sbagliato -avverte- comporta il veloce riempimento dei cestini e una mancanza di decoro quando traboccano. Speriamo che chi ha sbagliato rifletta sull’errore e ci dia una mano. Il lavoro che facciamo viene bene se i milanesi ci danno una mano come già stanno facendo con la raccolta differenziata. Se continuano a darci una mano noi facciamo un buon lavoro e la città risulta più pulita con l’aiuto di tutti".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "La chimica ha fatto la differenza nel nostro sistema Paese e soprattutto nella rivoluzione economica del nostro paese. La chimica ha fatto il boom economico, la chimica ci ha dato un premio Nobel, la chimica fa la differenza, la chimica è il futuro, la chimica è la qualità del nostro futuro, la chimica ha inquinato, la chimica renderà tutto più sostenibile. Grazie dunque ad Antonio Tajani per saper fare sistema, anzi, 'ecosistema', che significa mettere insieme tutte le forze per proporre un prodotto - abbiamo prodotti di assoluta innovatività - dalla ricerca, all'evoluzione applicata all'industria, alla distribuzione". Lo ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, intervenendo all'evento, a Villa Madama, 'Innovazione chimica come moltiplicatore di internalizzazione e competitività'.
Accanto a 'ecosistema', la Bernini cita l'importanza di un altro termine, quello di 'multidisciplinarietà': "Direi che la chimica - afferma - è uno dei luoghi della formazione multidisciplinare, dove maggiormente si manifesta l'esigenza di contaminazione culturale. Le università si sono sicuramente strutturate per dare alla chimica uno sfondo multidisciplinare. Ci sono 125 corsi di laurea nelle università italiane dedicate alla chimica, e non sono solo chimica e o scienze chimiche, ma chimica del materiale, chimica della manufacturing, perché la chimica è materiale, voi tutti lo sapete. Il materiale che ci interessa di più in assoluto in questo momento è un materiale in cui noi siamo fortissimi e inimitabili: è la materia grigia, che caratterizza la forza dei nostri ricercatori. C'è la chimica applicata all'industria e all'ambiente, la chimica dell'ambiente, la chimica della sostenibilità, la chimica dell'industria, dell'estetica e della cosmetica, la chimica forense, la chimica nei laboratori, la chimica dello sport, la chimica applicata all'intelligenza artificiale. Tutto questo per dire che la forza del nostro sistema formativo anche quello di avere profonde, strutturatissime radici nel nostro passato, che sono il presupposto del nostro futuro, hanno nella chimica la massima espressione".
Riguardo il mondo dell'università, la ministra sottolinea come adesso, a dispetto del passato, "l'interdisciplinarietà sia essenziale, anzi la' transdisciplinarietà, che deve essere verticale e orizzontale. Bisogna saper lavorare insieme: università, enti di ricerca, imprese, territori, terzo settore, associazionismo, professionisti. Questo è il senso delle infrastrutture di ricerca. Noi abbiamo investito 11 miliardi per creare infrastrutture di ricerca che facciano ancora 'ecosistema'. Cioè che lavorino tutti insieme. Un tempo si diceva che l'università era l'uomo della speculazione, l'impresa l'uomo dell'attuazione. Non è più così. Deve esistere un lavoro e un collegamento immediato tra chi si fa le domande, chi dà le risposte e chi rende queste risposte concrete. E naturalmente oggetto di una distribuzione il più possibile internazionalizzante. Io credo che la parola 'internazionalizzazione' sia molto importante oggi. Proprio perché nessuno può prescindere da una dimensione internazionale. Che non significa destrutturare la natura delle nostre piccole e medie imprese".
"Bisogna dare alle nostre piccole e medie imprese una cifra scientifica di ricerca - conclude la Bernini - perché è importantissimo il collegamento con gli enti di ricerca e soprattutto una struttura Paese che li sappia sopportare. Questo è, secondo me, il luogo giusto per esprimere le proprie potenzialità e soprattutto per consentire quell'interoperabilità, non solamente del capitale tecnologico, ma anche soprattutto del capitale umano, cioè far andare e tornare ricercatori, perché i cervelli non si fermano con le barriere, si fanno tornare con le infrastrutture di ricerca".
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - "Quanto sta accadendo oggi ha dell'incredibile! L'unico assessore che ha avuto il coraggio di criticare l'operato della sinistra al governo della città viene fatto fuori dai responsabili della disfatta urbanistica meneghina, il sindaco Sala con la sua amministrazione comunale, che si guardano bene dal presentare le dovute dimissioni". Lo afferma Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e segretario provinciale della Lega, in merito alle dimissioni di Guido Bardelli, assessore milanese alla Casa. Dimissioni che arrivano dopo il terremoto giudiziario sull'urbanistica.
"Le responsabilità della sinistra comunale, che per più di un decennio ha dettato le regole sull'urbanistica, sono evidenti ormai a tutti e ricadono sulle famiglie che hanno acquistato casa, sui lavoratori e su tutti i milanesi a causa del prezzo delle case in città che schizzerà sempre più alle stelle. Fare di Bardelli, in Giunta da pochi mesi, un capro espiatorio solo perché ha osato criticare l'imperatore Beppe, non risolverà la situazione" aggiunge in una nota.
"A gran voce la Lega continua a chiedere all'amministrazione comunale di fare in passo indietro nell'interesse dei milanesi. Il sistema Milano, inteso come apparato amministrativo di gestione evidentemente incompetente della questione urbanistica, è evidente che non abbia retto e presenti troppi buchi grigi, per nulla trasparenti. Serve cambiamento e a prescindere un commissariamento dell'amministrazione sulla materia urbanistica", conclude Piscina.