Cultura

Il Covid non ferma i festival italiani (in presenza). Tra distanziamento e mascherine al via quelli di letteratura, filosofia e spiritualità

Un diverso allestimento degli spazi, misure di sicurezza rigorose, panel ridotti e location più ampie possibili per permettere ai visitatori di godere anche nel 2020 dell'offerta culturale delle manifestazioni. Daniele Francesconi, direttore del festival della filosofia: "La difficoltà maggiore è stata quella di rincorrere le normative che cambiavano di giorno in giorno"

di Alex Corlazzoli

Non c’è Covid che tenga. I festival in Italia non si sono fermati nemmeno di fronte alla pandemia. In questo mese i tradizionali appuntamenti del festival letteratura (9,10,11,12,13) a Mantova, di quello della filosofia (18,19,20) a Modena, Carpi e Sassuolo e quello della spiritualità a Torino (24,25,26,27), non mancheranno. Hanno tutti dovuto fare i conti con le regole del distanziamento, dell’obbligo di mascherina, di misurazione della febbre ma non si sono arresi.

Daniele Francesconi, direttore del festival della filosofia, va particolarmente orgoglioso del fatto che la loro iniziativa sarà tutta in presenza: “Non faremo nulla online. Saremo come sempre nelle piazze, nei musei, nelle gallerie. È stato un grosso sforzo organizzativo ma ce l’abbiamo fatta. La difficoltà maggiore è stata quella di rincorrere le normative che cambiavano di giorno in giorno”. Festival filosofia conterà su dieci grandi location dove andranno in scena quaranta lezioni.

Il pubblico per la prima volta dovrà prenotarsi attraverso la piattaforma Eventbrite. Nelle platee si dovrà mantenere il distanziamento: ci si potrà sedere ma lasciando una poltrona vuota tra una persona e l’altra. La mascherina andrà indossata durante ogni spostamento e potrà essere tolta solo una volta che si è preso il posto. La platea verrà sanificata tre volte al giorno e ci saranno ovunque gel igienizzanti per gli spettatori. “Per fare la manifestazione in presenza – spiega Francesconi – abbiamo aumentato il numero di sedute e le location che sono collegate in streaming con l’evento in piazza. Alla sera non ci saranno più eventi in contemporanea ma un solo grande appuntamento”.

Il direttore del festival filosofia ha dovuto fare i conti anche con il budget: “Abbiamo ridotto alcune voci per investire sul comparto sicurezza. Sarà comunque un’occasione per mettere in atto un patto di collaborazione con il nostro pubblico. La responsabilità dei singoli è importante”.

L’edizione di quest’anno è dedicata al tema “Macchine” e vedrà tra i partecipanti due nuove importanti presenze: Francesca Bria, presidente del Fondo Nazionale Innovazione-CDP Venture Capital SGR ed ex assessore alle tecnologie e all’innovazione digitale per la città di Barcellona, e Jeffrey Schnapp, insegnante di letteratura comparata e co-direttore del Berkman Center for Internet and Society presso l’Università di Harvard. Da segnalare anche la presenza del fondatore della comunità di Bose, Enzo Bianchi: dopo un lungo silenzio a causa dei dissidi interni al monastero, l’ex priore parteciperà alla manifestazione emiliano-romagnola.

A lavorare per un’edizione speciale del festival della spiritualità è invece il direttore Armando Bonaiuto. Anche in questo caso vi sarà l’obbligo di prenotazione per gli eventi che può essere fatto online oppure telefonando al Circolo dei Lettori. Quest’anno l’iniziativa va in onda con un minor numero di appuntamenti: dai 120 dell’anno scorso si è passati a 70. Anche le location sono diminuite da 30 a 15. Una parte del programma (8 incontri) sarà online e la capienza per alcuni eventi è stata dimezzata. A Torino, oltre alla mascherina obbligatoria e al distanziamento sarà anche misurata la febbre al pubblico e si dovrà compilare un’autocertificazione. “Abbiamo lavorato – spiega il direttore – per creare due luoghi molto grandi. Piazza Carlo Alberto con 200 posti e il cortile di Combo. A dicembre siamo partiti con un altro argomento ma poi dopo tutto ciò che è accaduto il tema del respiro si è imposto”.

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