Era in isolamento perché positivo al Covid-19 ma ha pensato bene di ignorare tutte ne norme di sicurezza e organizzare una festa a casa sua, invitando diversi amici, tra cui anche altre persone positive al virus. È quanto ha fatto uno studente dell’Università di Miami, in Ohio, negli Usa, come riferisce la Cbs: a scoprire quanto stava succedendo nella sua abitazione è stato un agente della polizia che, passando casualmente da quelle parti, ha notato alcuni giovani seduti sotto il portico della casa, tutti senza mascherine. Così si è informato e ha visto che i ragazzi presenti erano molti di più, cosa vietata in quel territorio a causa dell’emergenza sanitaria per il coronavirus.
L’agente che ha continuato a indagare e, dopo aver identificato il giovane, ha scoperto che era risultato positivo al virus solo una settimana prima. Quando gli è stato chiesto perché avesse organizzato una festa, quando avrebbe dovuto rimanere in isolamento, ha risposto: “Ecco perché sono a casa mia, per farmi compagnia” Il giovane ha anche specificato che molti dei presenti avevano il Covid-19.
La polizia ha allontanato gli ospiti dall’abitazione, sei studenti coinvolti hanno ricevuto una multa di 500 dollari per aver violato a loro volta la quarantena e tutti sono stati sottoposti al tampone. Non è noto, tuttavia, se coloro che hanno partecipato al party fossero a conoscenza dello stato di salute degli altri ospiti. Il regolamento dell’Università di Miami, che è stata informata dell’accaduto, stabilisce che qualsiasi studente che viola gli ordini di quarantena o isolamento può essere sospeso o espulso e per questo la posizione del giovane è al vaglio.