"La procedura è semplice - spiega la studiosa - lavatevi le mani!". La pensa così anche l’epidemiolgo dell’Università di Pisa, Pierluigi Lopalco. A suo parere, il rischio di essere contagiati manipolando i quaderni degli alunni "è pari a zero"
“Sto sentendo di procedure assurde per sanificare quaderni, compiti, libri, matite e pennarelli. La procedura è semplice: lavatevi le mani! Tutto il resto è aria fritta“. Con un post su Facebook, l’immunologa Antonella Viola cerca di sfatare le ennesime fake news sulle probabilità di contagio da coronavirus, a testimonianza di quanta confusione ci sia ancora nel nostro Paese sulle modalità di trasmissione del virus. La docente, ordinario di patologia generale presso l’università di Padova e direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza), spiega che “Questo vale per i quaderni tanto quanto per la matita che useremo per votare. Mascherina, Amuchina e andiamo avanti!”.
La pensa come lei anche l’epidemiologo dell’università di Pisa, Pierluigi Lopalco. In un video pubblicato su YouTube e poi condiviso sulla sua pagina Facebook, l’esperto spiega che il rischio che gli insegnanti possano contrarre il coronavirus semplicemente manipolando i quaderni con i compiti degli alunni “è pari a zero”. “Sulla carta il coronavirus resiste oggettivamente molto poco, è una superficie particolarmente permeabile e – precisa – ogni gocciolina emesse tende ad essere assorbita, in questo modo se si toccano con le mani i fogli c’è evidentemente meno rischio. Il rischio di contrarre l’infezione da coronavirus – ribadisce – è molto vicino allo zero”. Se si vogliono adottare delle precauzioni, quindi, specifica Lopalco, “la prima misura è l’igiene delle mani, l’insegnante dopo aver ritirato i compiti si passa del gel alcolico e così elimina il rischio”, conclude.