“Mi sento di escludere un nuovo lockdown generalizzato della scuola”. Nel secondo giorno di rientro in classe dopo la chiusura degli istituti disposta a marzo a causa della pandemia, la ministra Lucia Azzolina usa parole chiare, garantendo che non ci sarà più alcuno stop su scala nazionale. “Non siamo più quelli di marzo, abbiamo lavorato, le conoscenze scientifiche si stanno evolvendo. I protocolli servono ad isolare i positivi ma ci auguriamo che un lockdown della scuola non sia più pensabile“, ha dichiarato a Cartabianca su Rai3.
Nel corso della trasmissione, la ministra ha detto la sua anche sul leader della Lega Matteo Salvini, che da settimane la attacca per le presunte difficoltà riscontrate dal governo nel garantire un ritorno in sicurezza a scuola degli studenti. “Credo che gli italiani abbiano capito chi sia Matteo Salvini. Ha fatto tutta una campagna elettorale pessima sulla scuola dal plexiglas a tanto altro. Io lavoro. Lui tra l’altro chiede le dimissioni di tutti i membri del governo, un giorno si e l’altro pure. Che proposte ha fatto sulla scuola Matteo Salvini?”.
Secondo Azzolina, “questo governo ha gestito bene la pandemia e non perché lo diciamo noi, ma perché ce lo riconoscono dall’estero. Le opposizioni devono chiaramente fare le opposizioni, però all’estero l’opposizione sta provando anche a collaborare un po’”. Diverso è il caso, spiega, dell’ex ministro dell’Interno. “Quali sono le proposte di Matteo Salvini sulla scuola, perché io non ne ho sentita una. Così crea allarmismi nelle famiglie. Adesso che si ritorna a scuola, finalmente ci si renderà conto di chi ha veramente lavorato e di chi invece a fatto campagna elettorale”.
Per quanto riguarda le ultime cose da fare per l’avvio del nuovo anno scolastico, la ministra si concentra sul nodo dei supplenti. “Solo oggi sono 25mila quelli nominati, sinora ne abbiamo nominati 70mila, domani ci saranno altre convocazioni, per il 24 avremo i docenti in cattedra“, assicura la titolare del Miur. “In passato i supplenti arrivavano a ottobre in classe, con graduatorie cartacee. Una parte di questa procedura ora è digitalizzata: sono giunte 1 milione e 900mila domande”.