Sarebbe dovuto essere un aperitivo, con accompagnamento musicale, a Palazzo Reale, il luogo più sontuoso di Torino. È diventato – sarà per la temperatura mite che fa pensare ancora all’estate, sarà per la voglia di socialità ancora repressa in fase post Covid – una discoteca a cielo aperto, con musica ad alto volume, luci e centinaia di persone che ballavano. La serata si è conclusa con amarezza per i festaioli, perché a un certo punto alcuni visitatori indignati hanno chiamato la polizia.
La serata di venerdì è cominciata con un’iniziativa programmata al Caffè reale, che si trova nel cortile dell’omonimo palazzo, ex dimora dei Savoia. L’evento garantiva ai partecipanti la possibilità di visitare in notturna anche gli appartamenti della regina Elena, al piano terra del Palazzo reale. “Quando siamo usciti dalle stanze della regina – racconta una partecipante – abbiamo visto che nella corte c’era un proiettore da discoteca con musica assordante. Era allestita una consolle con dj, drag queen, bicchieri sporchi erano sparsi ovunque e la gente bivaccava nei giardini del re. Non era uno spettacolo degno di un bene dell’Unesco”. Volume della musica e timore che si creassero assembramenti hanno spinto una visitatrice a recarsi di persona prima dai carabinieri e po dalla polizia. “Molti si scatenavano senza mascherine – racconta la signora – mi sono chiesta che senso avesse allora aver chiuso le discoteche con un decreto del governo”. La visitatrice ha abbandonato la festa e ha camminato fino alla stazione dei carabinieri di Torino San Carlo, per allertarli di quanto stava accadendo. Uscita, ha fermato una macchina della polizia che passava per via Po. Quando le forze dell’ordine sono arrivate a Palazzo reale, gli organizzatori avevano già spento la musica. E partecipanti stavano evacuando.