Mohamed Aly era lì per richiedere lo Spid, l'identità digitale per accedere ai servizi previdenziali online. L'impiegata inizialmente non ha creduto all'errore, ma pensava si stesse spacciando per un'altra persona effettivamente defunta
Era andato allo sportello dell’Inps per richiedere le credenziali dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, per accedere ai servizi previdenziali online. Ma Mohamed Aly, 30enne di Vigevano (Pavia), ha scoperto che, secondo il sistema, lui era morto sette mesi fa. La data del suo decesso era stata registrata al 14 febbraio.
La storia è stata raccontata dallo stesso Aly al giornale La Provincia Pavese, ma non è finita qui: quando il trentenne ha spiegato l’errore all’impiegata, mostrando i documenti, la donna non gli ha creduto e anzi lo ha accusato di essersi appropriato dei documenti di un’altra persona, defunta, per ottenere le credenziali.
Una volta chiarito l’errore burocratico, la posizione del cittadino è stata segnalata e verrà regolarizzata.