Si stringono le maglie della mobilità nella regione di Madrid, dove l’insorgenza dei casi di Covid-19 ha spinto le autorità a implementare nuove misure. Da venerdì, ha annunciato Antonio Zapatero, responsabile nella regione per la risposta alla pandemia, entreranno in vigore lockdown mirati e altre restrizioni alla circolazione nelle aree con un numero elevato di casi. Madrid e la sua regione circostante di 6,6 milioni di abitanti hanno infatti registrato quasi un terzo dei nuovi casi in Spagna, che sono stati in media 8.200 al giorno nell’ultima settimana.
“Stiamo adottando misure ma non è sufficiente. Niente funzionerà se non siamo responsabili. C’è stato un rilassamento dei comportamenti che non possiamo permetterci”, ha avvertito Zapatero, facendo riferimento in particolare al fatto che vengano organizzate feste, che le persone si trovino a bere in strada e che non vengano rispettate le regole della quarantena. Ha aggiunto che “al momento non è previsto un lockdown completo di Madrid” o la chiusura degli alberghi – la cui attività potrebbe comunque essere ridotta – ma non ha assicurato che queste misure non possano mai essere implementate. Molto dipende, infatti, dall’esito dei lockdown “localizzati” che interesseranno molto probabilmente i quartieri meridionali della capitale abitati principalmente dalla classe operaia, dove i tassi di infezione sono aumentati costantemente da agosto. Zapatero ha detto che Madrid vuole “appiattire la curva prima dell’arrivo dell’autunno e delle complicazioni che il freddo potrebbe portare”, e ha aggiunto che le misure da prendere saranno decise entro questo fine settimana.
Dalla prossima settimana inoltre Madrid inizia a effettuare test antigenici – cioè tamponi, che nel giro di 15 minuti rivelano la presenza o meno del virus e sono affidabili al 100% – nei pronto soccorso, nei reparti di pediatria, nelle case di riposo e probabilmente nelle scuole. Ma la situazione risulta critica anche in altre parti della Spagna: a Valencia il Comune chiuderà i 664 parchi giochi della città mentre nella regione della Rioja la capacità dei letti di terapia intensiva è già al 90% (i ricoverati sono 19).
Da quando sono state revocate le restrizioni alla circolazione e sono iniziati i test di massa alla fine di giugno, i contagi sono aumentati in Spagna da poche centinaia a migliaia al giorno, superando altre nazioni europee duramente colpite come il Regno Unito, l’Italia o la Francia. In Spagna sono stati confermati 603.167 contagi, il numero più alto dell’Europa occidentale, mentre le vittime sono più di 30mila.