Un messaggio d’amore non come gli altri nei giorni disperati per la morte di Maria Paola Gaglione, per mano del fratello che non accettava la sua relazione con un ragazzo trans, Ciro Migliore. “Il Papa ama i vostri figli così come sono, perché sono figli di Dio” ha detto il pontefice mercoledì mattina, al termine dell’udienza, accogliendo un gruppo di genitori con figli Lgbt dell’associazione Tenda di Gionata. Erano una quarantina i padri e le madri presenti, riporta Avvenire nella sua versione online. Un incontro emozionante proprio il giorno dopo i funerali della 18enne di Caivano.
Mara Grassi vicepresidente dell’associazione insieme al marito Agostino Usai, ha donato a Papa Francesco il volumetto ‘Genitori fortunati’ – tradotto in spagnolo per l’occasione – che riassume le esperienze ecclesiali, non sempre agevoli, di queste famiglie insieme ad alcune lettere con richieste, speranze ma anche proteste di persone troppo a lungo considerate spesso indesiderabili dalle comunità ecclesiali. “La nostra associazione – ha detto Mara Grassi riferendo il discorso rivolto al Papa – vuole far dialogare la Chiesa e le famiglie con figli Lgbt. Prendendo spunto dal titolo del libro che gli abbiamo presentato, ho spiegato che noi ci consideriamo fortunati perché siamo stati costretti a cambiare lo sguardo con cui abbiamo guardato sempre i nostri figli. Quello che abbiamo ora è uno sguardo nuovo che ci ha permesso di vedere in loro la bellezza e l’amore di Dio. Vogliamo creare un ponte con la Chiesa – ha proseguito la vice presidente della Tenda di Gionata, che fa parte del Gruppo della parrocchia Regina Pacis di Reggio Emilia e del Gruppo Davide di Parma – perché anche la Chiesa possa cambiare lo sguardo verso i nostri figli, non escludendoli più ma accogliendoli pienamente”.
La risposta di Francesco è stata rasserenante e cordiale: “La Chiesa non li esclude perché li ama profondamente”. Al Papa è stata donata anche una maglietta colorata d’arcobaleno con la scritta ‘Nell’amore non c’è timore’ (1Gv, 4, 18). “Ha guardato e ha sorriso – conclude Mara Grassi, che ha quattro figli, di cui il più grande omosessuale – un momento di profonda sintonia che non dimenticheremo”. Al Papa sono state consegnate alcune lettere di genitori in cui sono descritti percorsi a volte dolorosi di accettazione. Anche perché sentendosi non amati o addirittura rifiutati quei figli spesso hanno lasciato le loro case e si sono allontanati dagli affetti più cari. Anche se nel caso di Caivano la mamma di Ciro ha dichiarato: “Ci ho messo un po’, ma i figli si accettano come sono”