“Il 19 agosto mi sono messo in quarantena preventiva per attendere i risultati del tampone, che poi è risultato positivo”. Da quel momento di tamponi ne ha fatti cinque. “Settimana dopo settimana, gli esiti erano sempre positivi con carica virale massima"
L’hanno definito “prigioniero del Covid”. Andrea Melchiorre, ex volto di Uomini e Donne, oggi influencer e imprenditore, si trova in Sardegna da più di un mese. Gli ultimi 28 giorni li ha trascorsi in isolamento. “Il 19 agosto mi sono messo in quarantena preventiva per attendere i risultati del tampone, che poi è risultato positivo”. Da quel momento di tamponi ne ha fatti cinque. “Settimana dopo settimana, gli esiti erano sempre positivi con carica virale massima. Ora sono bloccato in Sardegna. Lo Stato non dà nessuna assistenza: mi sembra un atteggiamento incomprensibile. Non ne faccio una questione economica ma morale”, confida il 26enne romano a Ilfattoquotidiano.it.
Ha mai avuto sintomi?
“Non ho mai perso l’olfatto o il gusto. Il 18 agosto mi è stata diagnosticata una bronchite, così il medico mi ha dato l’indicazione di acquistare dei farmaci per curarla”.
Si è parlato molto dell’estate in Sardegna. Secondo lei ci sono stati degli errori di gestione?
“Lo Stato di salute dei cittadini è stato messo in mano al buonsenso delle persone. Ma in un periodo di emergenza non ci si può affidare al buonsenso. Le persone non hanno fatto niente di illegale: sono andate in vacanza nei posti dove gli è stato permesso. Poche volte nella mia vista ho visto una Sardegna così piena. Oggi, alla luce di quello che sto vivendo, dico che non bisognava aprire quei posti e quei locali dove c’era la possibilità di contagiarsi”.
Lei ha fatto “movida” in Costa Smeralda?
“Quando sono arrivato in Sardegna, a inizio agosto, mi ero imposto di non frequentare nessun locale. Alla fine, convinto dai miei amici, sono stato a festeggiare il Ferragosto al Billionaire: è stata l’unica “serata” in venti giorni di vacanza. Mi è bastata e avanzata…”.
Proprio al Billionaire c’è stato uno dei focolai più importanti della Sardegna. Le distanze venivano mantenute?
“Da nessuna parte, in nessun posto d’Italia, le distanze sono state mantenute quest’estate. Si era palesato uno stato di normalità che normalità non era. Qualcuno, forse, si era dimenticato della pandemia in corso. Oggi mi sento di dire che è stata una follia lasciare tutto aperto: è stato un atteggiamento irresponsabile, lo Stato se ne è lavato le mani. Così è stata messa a rischio la salute di migliaia di persone”.
Sono stati irresponsabili anche coloro che sono andati in discoteca?
“Sarebbe stato di buonsenso non andarci. Anche io avrei dovuto evitare, è vero, ma è da perbenisti dirlo: non ho fatto niente di illegale. Chi è andato in discoteca non ha infranto nessuna legge. È ipocrisia dire che è colpa di chi è andato in discoteca. Semmai è colpa di chi le ha aperte, le discoteche. Ma con questo non voglio scaricare le mie responsabilità: me le sono assunte, dato che mi sono chiuso preventivamente in quarantena”.
Su Instagram, dove è seguito da un milione di follower, ha definito “omertosi, vigliacchi ed egoisti” coloro che non si sono sottoposti al tampone prima di tornare dalla Sardegna.
“Io sono stato l’unico coglione, mi passi il termine. La Protezione Civile aveva provato a organizzare dei rientri per i positivi dalla Sardegna. Su 400 persone, solo 40 avevano dato il benestare per rientrare nella propria regione di residenza. Così non è stato organizzato nessun rientro: è stata una farsa, lo Stato non può fottersi della minoranza. Sto pagando un affitto extra qui in Sardegna: per fortuna io lavoro e me lo posso permettere, ma se non me lo fossi potuto permettere? Sarei dovuto andare in causa con i proprietari dell’immobile? C’è stata una gestione menefreghista”.
Lei è arrivato a dire che hanno fatto bene coloro che sono tornati col traghetto, magari con la febbre e la tachipirina. Ovviamente era una provocazione: ce la spieghi meglio.
“Era chiaramente una provocazione. Volevo dire che io ho rispettato le regole e ho fatto quello che dovevo fare, ma ora non sto ricevendo nessuna assistenza da parte dello Stato: né sanitaria, né economica, né logistica”.
Molti influencer e “vip” sono risultati positivi al Covid. C’è chi è arrivato a sostenere che ne abbiate approfittato per avere un tornaconto in termini di visibilità.
“Siamo un Paese dove la gente, pur di sparlare, inventa delle cattiverie assurde. Sono una persona che non ha mai prestato il fianco a scoop o gossip. Io mi occupo di una società di e-commerce, l’attività di modello e influencer ha una scadenza e ne sono ben consapevole: lavoro per creare il mio futuro. Non metto a rischio la mia salute e quella di mio padre, che è una persona cardiopatica, per avere follower o visibilità”.
L’avevano anche accusata perché aveva creato la cartella “Covid” sul suo profilo Instagram.
“Il lavoro dell’influencer è quello di raccontare la propria vita quotidiana. Mi sono limitato a raccontare come stavo vivendo questa situazione. Con quella cartella non stavo dicendo che il Covid è una passeggiata, non volevo mancare di rispetto a nessuno: è da stupidi attaccarsi a queste cose. Ho cancellato quella cartella e ho tagliato la testa al toro”.
Quando farà il prossimo tampone?
“Domenica. Speriamo bene…”.