Come spesso succede questo paese ospita tutto e il contrario di tutto. Una doppia faccia che si delinea anche nelle pagine dell’Eurostat Regional Yearbook 2020 pubblicato oggi dall’istituto di statistica europeo. Campania, Sicilia e Calabria figurano così tra le prime dieci Regioni dell’Ue con la quota maggiore della popolazione a rischio di povertà. La maglia nera della classifica va alla Campania, con un tasso del 41,4 per cento. A seguire la Sicilia, con una quota del 40,7 per cento, l’enclave spagnola di Ceuta (38,3 per cento) ed Extremadura (35,6 per cento) in Spagna, la Regione del Nord-Est in Romania (35,6 per cento) e Severozapaden in Bulgaria (35,1 per cento). Tra i territori con il tasso più alto della popolazione a rischio povertà c’è anche la Calabria, con 32,7 per cento, a fronte di una media europea del 16,8 per cento. Campania, Sicilia, Calabria insieme a Puglia e Basilicata compaiono anche tra le 10 regioni in cui è più marcato il cosiddetto “gender gap”, ossia la differenza tra livello di occupazione di uomini e donne che in tutti i casi italiani supera i 25 punti percentuali. Il tasso medio in Europa di occupazione femminile è del 67% contro il 79% dei maschi. Stoccolma l’area con il più alto livello di occupazione femminile (83,3%), Praga per quanto riguarda i maschi (91,4%)
Trento, terra di “Highlander” – Per contro la Provincia di Trento, l’Umbria, le Marche e la Provincia di Bolzano e la Toscana occupano 5 delle prime 6 posizioni per quanto riguarda l’aspettativa di vita più alta per gli uomini. La Provincia autonoma di Trento è al primo posto, con un’aspettativa di vita di 82,7 anni a fronte di una media europa di 78,2 anni. Le aree con il miglior tasso di longevità per le donne si trovano invece tutte in Francia e Spagna. Nessuna regione italiana compare tra quelle con la più alta mortalità legata ai tumori.
La fragilità del nostro territorio – Tra i dieci territori dell’Ue con la quota maggiore di forte erosione del suolo a causa dell’acqua figurano otto Regioni italiane: Marche, Sicilia, Calabria, Campania, Molise, Valle d’Aosta, Basilicata e Umbria. Al primo posto in Europa ci sono le Marche, con una quota del 47,6 per cento. A seguire la Sicilia (43,9 per cento), la Calabria (40,2 per cento), le isole ionie in Grecia e la Campania (entrambe con un tasso del 37,4 per cento), il Molise (37,2 per cento), la Valle d’Aosta (33,9 per cento), la Basilicata (32,1 per cento) e l’Umbria (32 per cento), a fronte di una media europea del 5,3 per cento.
La Lombardia la regione dove si muore di più in auto – Tristissimo primato per la Lombardia che, complice l’alta densità abitativa, risulta essere la regione dell’Ue con il numero più alto di incidenti stradali mortali (483), seguita dal Rodano Alpi in Francia (361), dal Lazio (338) e dalla Catalogna in Spagna (326)”. Secondo quanto riporta Eurostat, sono stati 44.625 gli incidenti stradali con feriti in Lombardia nel 2018. La Regione dell’Egeo Meridionale in Grecia è invece la prima in Europa per il tasso di incidenti stradali mortali in rapporto alla popolazione.