Toyota chiede la Luna e JAXA, l’agenzia aerospaziale giapponese, risponde: con una collaborazione (inaugurata lo scorso anno) che si concretizzerà con la nascita del “Lunar Cruiser”, il veicolo che porterà il marchio giapponese sulla Luna, appunto.

Il nome del rover è chiaramente ispirato al 4×4 Land Cruiser, con l’idea di riprenderne anche il carattere forte e affidabile (indispensabile per una missione esplorativa di tale portata): si tratterà di un veicolo pressurizzato, che sfrutterà le tecnologie dei motori elettrici a celle a combustibile e idrogeno, grazie alle quali dovrebbe disporre di circa 100 mila km di autonomia.

Il viaggio sulla Luna dovrebbe avvenire già entro la seconda metà di questo nuovo decennio, probabilmente intorno al 2029; invece dall’inizio del prossimo anno, hanno annunciato i due partner, dovrebbero essere pronti i componenti-prova del prototipo. Ci saranno poi simulazioni per testare le prestazioni di potenza e dissipazione del calore durante la guida, così come pure i pneumatici. Infine ci si servirà della realtà virtuale per realizzare il layout della cabina “abitacolo”, che sarà occupata da un equipaggio di astronauti.

Toyota Motor e JAXA, però, non intendono fare tutto da sole, anzi, hanno già avviato dei tavoli di confronto con aziende appartenenti a settori diversi: con questo scopo, nell’agosto dello scorso anno, è nato il “Team Japan” che, oltre ai due partner, vede la presenza anche di Mitsubishi Heavy Industries. L’idea finale, in realtà, è quella di costituire una vera e propria “società lunare”, alla quale potrebbero prendere parte un centinaio di aziende.

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