Una nuova ricerca effettuata da Norton LifeLock – nota azienda statunitense specializzata in software per la sicurezza informatica – ha messo in evidenza che l’accresciuto impiego della tecnologia per lavorare e studiare durante il lockdown dovuto alla pandemia ha impattato duramente sui genitori, i quali sono stati colti alla sprovvista, senza avere il tempo né i supporti tecnologici necessari per fornire ai propri figli un accesso sicuro all’online learning.
Dai dati della ricerca riferiti all’Italia è emerso infatti che ben due terzi (65%) dei genitori italiani colpiti dalla chiusura delle scuole hanno spiegato come l’istituto scolastico si aspettasse che fossero loro a mettere a disposizione i supporti tecnologici necessari per l’online learning dei propri figli. Tuttavia, circa la metà dei genitori italiani intervistati (48%) ha invece dovuto acquistare un nuovo dispositivo per i propri figli durante il lockdown.
Poiché molti si sono trovati ad affrontare una stretta sul reddito familiare, unita all’incertezza finanziaria, l’acquisto di nuovi dispositivi non si è rivelata essere un’opzione alla portata di tutti. Più di un quarto (28%) dei genitori italiani ha infatti dichiarato di non essere economicamente in grado di acquistare i supporti tecnologici necessari per l’online learning.
Nel lungo periodo del lockdown infine, la tecnologia è diventata anche una babysitter virtuale per i figli di molti genitori a corto di tempo. Tra che sono stati costretti a lavorare da casa, infatti, ben sei su dieci (63%) hanno usato la tecnologia per distrarre i propri figli – privati della possibilità di frequentare altri coetanei – mentre erano occupati, e due su cinque (41%) per prendersi una pausa hanno concesso al proprio bambino di passare del tempo online.
Ma con più tempo trascorso su dispositivi nuovi e vecchi in mancanza di supervisione, i genitori dovrebbero sapere che stanno aumentando anche le minacce alla sicurezza informatica come l’hacking dei dispositivi, il tracking della posizione e i predatori online. Il consiglio dunque è sempre quello di tenere i dispositivi aggiornati, impostare restrizioni per la vita online dei minori e insegnare anche ai propri figli a usare il buonsenso e a non cliccare indiscriminatamente su tutto ciò che passa sullo schermo del computer.