Il capogruppo regionale del Pd di Boscoreale, indagato nell'inchiesta sull'ex Cirio, supera il suo record del 2015 di 31.300 voti portandone a casa 42mila. Mentre in Veneto il candidato No-Vax del Movimento 3 V (Vogliamo Verità sui Vaccini), Paolo Girotto, ha ottenuto ben 21.459 voti, più di Daniela Sbrollini, candidata di Italia Viva, ferma a 14.979
Per la seconda volta consecutiva, è il consigliere uscente del Pd di Boscoreale, Mario Casillo, il candidato consigliere alle Regionali più votato della Campania. Un plebiscito, il suo, se si conta che quando ottenne il maggior numero di preferenze nel 2015 il suo nome venne barrato 31.307 volte, mentre quest’anno i voti in suo favore sono stati addirittura 42mila. Ma di facce note e risultati sorprendenti ce ne sono altri: come quello dell’epidemiologo Luigi Lopalco, che ha ottenuto 15mila voti e che sarà, ha dichiarato il riconfermato governatore pugliese Michele Emiliano, il nuovo assessore alla Sanità, o quello di Giovanni Galli, ex portiere di Milan e Fiorentina già certo di un seggio in Toscana come capolista della Lega. Sempre nella Regione che ha eletto Eugenio Giani presidente è pronto a occupare uno dei seggi Iacopo Melio, attivista per i diritti umani e civili. Mentre in Veneto il candidato No Vax del Movimento 3V (Vogliamo Verità sui Vaccini), Paolo Girotto, ha ottenuto ben 21.459 voti, più di Daniela Sbrollini, candidata di Italia Viva, ferma a 14.979.
Campania, trionfo dell’indagato Mario Casillo
“Mi aspettavo un buon risultato ma non di queste dimensioni. Sono molto soddisfatto perché in politica quando si governa è difficile poi confermare consenso, invece il lavoro è stato apprezzato”, ha commentato a spoglio quasi terminato il riconfermato consigliere regionale dei Dem. Voti che sono arrivati nonostante a maggio sia finito nel registro degli indagati con l’accusa di traffico di influenze illecite nell’inchiesta della procura di Torre Annunziata nell’ambito del progetto di riconversione del complesso industriale dismesso ex Cirio di Castellamare di Stabia (Napoli).
Casillo, già capogruppo Pd in consiglio, domina la lista Dem della circoscrizione di Napoli davanti a Loredana Raia, con oltre 26mila preferenze, e a Bruna Fiola 22mila. Tra i più votati anche l’ex parlamentare Massimiliano Manfredi, fratello del ministro dell’Università Gaetano Manfredi, che supera i 18mila voti, mentre la capolista Giordana Mobilio arriva a quasi 10mila preferenze. Pieno di voti per Francesco Emilio Borrelli nella lista Europa Verde con 15mila preferenze.
Casillo è così alla terza consiliatura regionale, dopo essere stato assessore provinciale ai Trasporti con la giunta Di Palma. Una tradizione familiare la sua, visto che suo padre Francesco è stato due volte consigliere regionale con Bassolino e anche sindaco di Boscoreale.
Lopalco in Puglia e Girotto in Veneto: sfida a distanza tra l’epidemiologo e il No Vax
Pierluigi Lopalco, capo della task force pugliese costituita dalla Regione per affrontare l’emergenza coronavirus, entrerà nel consiglio regionale spinto dai quasi 15mila voti ottenuti come primo nella lista civica “Con” nella circoscrizione di Bari. E il neo confermato governatore Michele Emiliano ha già detto che gli affiderà la delega alla Sanità, come annunciato in campagna elettorale.
Il più votato è comunque Francesco Paolicelli con quasi 23mila preferenze, primo degli eletti nel Pd nella circoscrizione di Bari. Vice capo di Gabinetto del sindaco di Bari, Antonio Decaro, a cui è politicamente legato, farà parte sicuramente della prossima assemblea pugliese. Con lui Anita Maurodinoia, quasi 20mila voti, seconda nel Pd (Bari).
Facendo un balzo in Veneto, dove il governatore Luca Zaia è stato riconfermato con oltre un milione di voti, si vede che il Movimento 5 Stelle non entrerà nel Consiglio regionale, non avendo superato lo sbarramento, che sarà occupato solo da gli esponenti del centrodestra (41 seggi su 49) e del centrosinistra (8 seggi su 49).
Tra gli esclusi, sorprende l’exploit del candidato dei No Vax del Movimento 3 V (Vogliamo Verità sui Vaccini), Paolo Girotto, che con 21.459 preferenze (0,88%) è arrivato addirittura davanti alla candidata di Italia Viva, Daniela Sbrollini, ferma a 14.979 (0,62%).
Toscana, dal portiere Viola Galli all’attivista Melio
Se si fa eccezione per le due principali candidate perdenti alla presidenza della Regione, Susanna Ceccardi (Lega) e Irene Galletti (M5s), chi è certo di uno scranno a Palazzo Sacrati Strozzi è Giovanni Galli: ex portiere di Fiorentina e Milan, oltre che della Nazionale, oltre che ex dirigente Viola, ha poi iniziato la propria carriera politica tra le fila del Popolo della Libertà con cui, nel 2009, si è candidato a sindaco di Firenze perdendo al ballottaggio con Matteo Renzi. Ci ha riprovato nel 2014 quando ha corso per le Europee con Forza Italia, senza essere eletto. Oggi, alla fine, è riuscito a conquistarsi un seggio in Consiglio regionale con la Lega.
Se Italia Viva piazza l’ex assessore alla salute, Stefania Saccardi, apprezzata per la gestione del coronavirus in Toscana, nel Pd tra i nomi noti spicca quello di una new entry, l’attivista per i diritti dei disabili, Iacopo Melio, che ha ottenuto oltre 11mila preferenze. Ad Arezzo, più preferenze, oltre 14mila, sono andate all’assessore ai Trasporti uscente, Vincenzo Ceccarelli. A Lucca Mario Puppa del Pd ha supertato le 10mila preferenze e avrà un seggio, a Pisa Alessandra Nardini del Pd va oltre le 12mila, mentre e Antonio Mazzeo è intorno alle 10mila.