Dal giubbotto della polizia al marchio dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Marina militare. Il leader della Lega Matteo Salvini è noto per indossare le divise, che siano delle forze dell’ordine o di varie associazioni, nelle sue uscite pubbliche. Un’abitudine che in più occasioni gli ha procurato critiche, non solo da parte dei suoi avversari politici. L’ultimo esempio è rappresentato dalle Misericordie Pisane.

Lunedì 21 settembre, in occasione del voto al referendum sul taglio dei parlamentari, Salvini si è recato al seggio presso la scuola Emilio De Marchi di via Martinetti, a Milano, indossando la maglia di una delle Misericordie Pisane, quella del comune di Ponsacco. Una scelta che però non è piaciuta al presidente Maurizio Novi che, con una nota su Facebook, ha espresso “profondo rammarico” per il gesto, da cui si dissocia e prende le distanze. “A prescindere dall’idea politica di ognuno – spiega – le Misericordie sono associazioni che uniscono confratelli e consorelle con l’unico scopo di aiutare il prossimo”.

Il presidente ricorda che l’associazione nasce senza colori politici proprio perché l’obiettivo è fare volontariato, senza che qualcuno possa attribuirsi i meriti. “Non accetto che la nostra maglia venga strumentalizzata e utilizzata per scopi propagandistici e soprattutto per usi diversi da quelli per cui viene data in dotazione ai volontari – continua nel post su Facebook – È opportuno che colui che ha ‘donato’ la propria maglia al senatore Salvini si faccia un esame di coscienza e si scusi con tutti i confratelli per il gesto grave”.

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