Distrutto, esausto, ansimante. Sdraiato per terra con la lingua di fuori. Le immagini di un povero cervo che si accascia appena fuori dalla città di Compiègne, nella Piccardia, a Nord di Parigi, stanno facendo il giro del mondo. L’animale senza più fiato, inseguito da una muta di cani e dal nugolo omicida dei cacciatori della domenica, aveva deciso di fermarsi, di riprendere fiato, con addosso la paura della morte che incombe. Per chi ha un minimo di sensibilità vero gli esseri viventi queste poche immagini sono strazianti. Il cervo sembra soffocare, immobile, accanto ad un reticolato di un cantiere. Pochi attimi dopo sbucano i cani e i cacciatori.
Ma tra la vittima e i carnefici ecco che come in un film di supereroi si fanno largo gli attivisti anticaccia dell’AVA. Qualche istante e gli animalisti riescono a tenere lontano gli assassini che chissà, magari avrebbero voluto freddare una bestia innocente così sul selciato senza pensarci due volte. Tra urla, schiamazzi, e l’arrivo di qualche curioso (ricordiamo che sia la caccia che il selecontrollo istituzionalizzato – sono sempre cacciatori – viene effettuato in Francia come in Italia vicinissimo alle abitazioni ndr) quelli di AVA hanno fatto scudo all’animale che, dopo qualche minuto, si è rialzato ed è fuggito in mezzo al bosco.
“Man mano che sempre più persone hanno iniziato ad assistere alla scena, i cacciatori hanno dovuto ritirarsi e lasciare andare l’animale”, ha spiegato il portavoce dell’AVA Stanislas Broniszewski. “Questo genere di scene avviene più volte alla settimana, ma normalmente accade senza che nessuno possa vederle, nascoste nei boschi”.
CHASSE À COURRE : UN CERF TRAQUÉ DANS COMPIÈGNE
Quand un cerf, connu de ce quartier, est traqué par la #chasseàcourre jusque dans ses rues, les habitants sortent pour le protéger.
Un cas d’école de la résistance pour AVA ! Bravo à tous !????✊???? pic.twitter.com/y8PhGuGu7K— AVA France (@AvaFranceOff) September 19, 2020